domenica 26 aprile 2009

Zaia: «Chi beve un paio di bicchieri non può essere considerato un ubriaco»

VERONA – Tolleranza zero sull'alcol al volante: sì, ma con giudizio.“Non possiamo tollerare che chi beve due bicchieri di vino sia considerato un ubriaco”. Il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, ha lanciato un chiaro messaggio all'apertura di Vinitaly, la più importante fiera del settore enologico italiano (a Verona fino al 6 aprile), a chi vuole abbassare ulteriormente la soglia minima di alcol ammesso nel sangue per chi è alla guida di un veicolo. «Già abbiamo imposto il limite zero per i minori di 21 anni», ha detto Zaia, «ma non possiamo pensare che il pasto si fermi, se va bene, al secondo piatto. In questo modo una persona normale deve rinunciare anche a un bicchiere di passito o a un liquore. Ma soprattutto è la filosofia di base che è sbagliata: non si è ubriachi se si supera di poco i limiti». NO AI ROSATI MESCOLATI - Il ministro ha poi parlato delle cifre tutto sommato positive del settore enologico italiano, in un anno di crisi di tutti i settori industriali. Di fronte a un calo delle esportazioni del 7%, c'è stato però un incremento in valore dell'uno per cento, anche grazie a un +22% del mercato degli spumanti e delle “bollicine” in generale. Zaia ha poi espresso in modo chiaro l'opposizione dell'Italia ai recenti indirizzi dell'Ue in materia vinicola: quindi no a “fare” i vini rosati mescolando vino bianco e vino rosso, no alla dealcolizzazione e no allo zuccheraggio. «Sono tutte pratiche che danno vita a vini di altra natura e che allontanano dall'agricoltura vera. Capisco che chi non ha un settore agricolo se lo deve inventare», ha avvertito Zaia, «ma questo non può andare a scapito di chi un'agricoltura ce l'ha e con tradizioni consolidate e di eccellenza». QUOTE LATTE - Infine Zaia non si è sottratto al tema caldo di queste ore: il voto di fiducia chiesto mercoledì dal governo alla Camera sul maxiemendamento che contiene anche il decreto sulle multe per le quote latte, mossa sulla quale le opposizioni hanno annunciato la fine del dialogo con la maggioranza e un'opposizione d'ora in poi intransigente. «La fiducia è stata posta solo perché sono stati presentati emendamenti di puro ostruzionismo. Non è vero che il governo fa pagare le multe europee sulle quote latte ai cittadini, non è una sanatoria. Se il decreto non viene approvato, le aziende che producono un quarto del latte italiano falliranno in pochi giorni. Il governo non aiuta i ladri. La guerra tra poveri tra gli allevatori dura da 25 anni. A noi interessa solo dare una risposta a tutti e non privilegiare uno sull'altro» ha concluso Zaia.

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