domenica 26 aprile 2009

Terremoto, Maroni: gli investimenti pubblici saranno tracciabili

Il premier: ricostruzione in tempi stretti, comprate mobili Ikeapotrebbe pagarli il governo. Proteste a Onna per centro chiusoROMA (25 aprile) - Per evitare infiltrazioni mafiose nei lavori per la ricostruzione dopo il terremoto in Abruzzo, il governo ha per la prima volta introdotto il principio della tracciabilità degli investimenti pubblici. Ad affermarlo il ministro dell'Interno Roberto Maroni, a margine delle celebrazioni per il 25 Aprile a Varese. «Ogni euro pubblico - ha detto - sarà seguito perché lascerà una traccia in tutti i passaggi, fino a quello finale». Lo sciame sismico. Nuova scossa (epicentro vicino a L'Aquila, Pizzoli, Scoppito e Collimento) alle 09.18 con magnitudo 2.6.Berlusconi: ricostruzione in tempi stretti. Berlusconi, a Onna per celebrare il 25 aprile, ha rassicurato che «la ricostruzione delle case di Onna avverrà in tempi strettissimi» sottolineando che bisogna intervenire prima dell'arrivo dell'inverno.Comprate mobili Ikea, il governo pagherà. «Ci sono ancora posti in albergo e in 1500 appartamenti costruiti e tenuti sfitti. Andateci, portandovi i mobili. Basta andare ad Ikea e con pochi soldi si arreda una casa. Magari, e mi viene in mente adesso, si farà un provvedimento anche per risarcirvi di questi pochi soldi».Franceschini: adesso si riparte. «State tranquilli, ora ce ne andiamo che tanto qui creiamo solo disagio » ha rassicurato volontari e sfollati nel campo di Onna, uno dei paesi più colpiti dal terremoto abruzzese, il leader del Pd, Dario Franceschini. Franceschini, prima di una breve visita nella tendopoli, incrocia il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, anche lui qui per celebrare la Liberazione e visitare i terremotati. I due leader si salutano, entrambi camminando in mezzo ad un alto strato di fango. «Ora piove e le cose si complicano - dice poi Franceschini agli sfollati -. La ghiaia non ve l'hanno portata?». Poi un messaggio di speranza «adesso si riparte, so che gli abruzzesi sono gente forte». Proteste a Onna. La decisione di formare un cordone e di limitare l'accesso al centro di Onna, ha suscitato le proteste di alcuni abitanti, una quarantina di persone, che volevano avvicinarsi al luogo della celebrazione del 25 aprile. «Ci state rovinando questa festa», ha detto uno di loro http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=55885&sez=HOME_INITALIA

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