domenica 26 aprile 2009

Scioperi, governo: via libera a ddl

Sacconi: "Non è un decreto legge"Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al ddl delega di riforma degli scioperi nel settore dei trasporti. Il provvedimento, per ora, riguarderà soltanto il settore dei trasporti e, ha assicurato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi in una conferenza stampa a palazzo Chigi garantirà "una più efficace conciliazione tra il sacrosanto e tutelato diritto di sciopero e la libera circolazione delle persone". Insomma, Sacconi prova a tranquillizzare gli animi. "Questo provvedimento - assicura il ministro del Welfare - non e' un decreto legge, non va in vigore questa notte. Auspichiamo ora il lavoro del Parlamento che continuerà a dialogare con le parti sociali”. Del resto, aggiunge, “non potevamo stare a guardare di fronte a tutti questi scioperi". Dunque, per l’esponente del governo quello che si è raggiunto è “una piu' efficace conciliazione tra il sacrosanto e tutelato diritto di sciopero e la libera circolazione delle persone". Ovvero, "abbiamo operato per tutelare ogni diritto – prosegue - abbiamo scelto un percorso molto cauto, il Parlamento ascoltera' le parti sociali e si applicheranno le deleghe sentendo le parti sociali". Di qui, una frecciatina al leader della Cgil che si è schierato in prima fila contro: "Preoccupazione e critiche pregiudiziali che hanno parlato di soluzioni autoritarie sono assolutamente fuori luogo. Non c'e' stata nessuna posizione autoritaria, dire questo e' fuori luogo".Quindi un auspicio: “Sono fiducioso che alla luce del testo varato oggi e' evidente che una grande organizzazione sindacale come la Cgil possa decidere da sola la proclamazione di uno sciopero''.Soddisfazione anche da Brunetta, per il quale il disegno di legge approvato “rappresenta una grande azione di riformismo”. E poi, aggiunge il ministro della Funzione pubblica, “non e' vero che ci sono dei problemi, perche' c'e' il consenso dei cittadini e di una parte preponderante del sindacato''. ''Si tratta ora - prosegue - di trovare convergenze in Parlamento su temi che sono a cuore della gente''. Le norme approvate. Addentrandosi nelle spiegazioni tecniche, il ministro spiega che potranno proclamare uno sciopero nel settore dei trasporti sindacati che hanno complessivamente almeno il 50% della rappresentanza. In alternativa, le organizzazioni che hanno almeno il 20% possono ricorrere al referendum preventivo, che deve registrare un consenso di almeno il 30% dei lavoratori. Insomma, prosegue nel dettaglio Sacconi, “la soglia del 20% non va pensata per una sola organizzazione", chiarendo pertanto che più sigle possono anche mettersi d'accordo per raggiungere la quota necessaria. Mentre la regolamentazione del cosiddetto sciopero virtuale sarà demandata “alla contrattazione tra le parti e potrà essere effettuato secondo varie modalità che dovranno essere decise dalle parti sociali in accordo con la commissione di garanzia".http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo442692.shtml

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