domenica 26 aprile 2009

Tremonti bond: 150 miliardi per impreseMarcegaglia: banche non hanno più alibi

Il ministro: firmato l'accordo tra Tesoro e Abi,l'Osservatorio sul credito vigilerà anche sui tassi d'interesseROMA (25 marzo) - «Non ci sono più alibi per le banche per la restrizione del credito ad aziende meritevoli». Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, in una conferenza stampa al Tesoro, commenta le novità emerse alla giornata del credito. I Tremonti Bond e il rifinanziamento del fondo per le Pmi «sono due strumenti con i quali ad oggi possiamo fare una guerra forte alla restrizione del credito. Per noi è stato molto importante - ha aggiunto Marcegaglia - avere l'assicurazione che il fondo di garanzia per le Pmi è stato rifinanziato fino a 1,6 miliardi e anche che nessuna richiesta resterà inevasa in questi mesi molto difficili».Buone le risorse sulla ricerca. Secondo il presidente di Confindustria sono molto importanti anche le risorse per la ricerca disponibili presso la Cassa Depositi e Prestiti. «Sono risorse per 3,5 miliardi per investimenti fino a 15 anni - ha aggiunto Marcegaglia - attiveremo subito il nostro sistema per un utilizzo molto rapido di queste risorse».Accordo sui bond. Questa mattina, Tremonti e Abi hanno anche sottoscritto l'accordo sui bond. «Abbiamo firmato il protocollo d'intesa Tesoro-Abi che fa parte fa parte dello strumento ibrido di finanziamento alle imprese». «Il credito che si attiva è per i Bond di più di 150 miliardi e, tra Cassa Depositi e Prestiti e Sace sono 20-30 miliardi il canale (di credito) che si apre». Sono i conti forniti dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che in conclusione della seconda giornata del “Liquidity day” rivendica l'azione del governo per fronteggiare la crisi e soprattutto la carenza di credito alle imprese. «Noi, in rapporto al nostro Pil, abbiamo fatto in linea, o forse di più di altri paesi. Per i Bond parliamo di 10-12 miliardi ma si tratta di una leva da 1 a 15. Quindi possiamo dire che è un intervento da 150 miliardi come dicono gli altri?»Più attenzione sui tassi di interesse. L'Osservatorio sul credito vigilerà a 360 gradi sul mondo delle banche. Nei giorni scorsi il ministro dell'Interno, Roberto Maroni naturalmente d'accordo con il collega di governo Giulio Tremonti, aveva annunciato la nascita degli Osservatori sul credito da affidare alle Prefetture con lo scopo di controllare il comportamento delle banche nell'erogazione di liquidità soprattutto alle piccole e medie imprese. E oggi proprio Tremonti, nel corso del “Liquidity day” ha aggiunto che «gli Osservatori sul credito vigileranno, tra l'altro anche sui tassi di interesse praticati per i prestiti dalle banche. «Siamo in experimentum» - ha detto in proposito il ministro dell'economia -. Gli osservatori sono presidi territoriali che dovranno verificare, tra l'altro, anche l'erogazione del credito che avviene su presupposti che si basano anche sui tassi interesse. Via via sarà tutto oggetto di osservazione, anche se guardare solo tasso di interesse è un modo limitato di vedere il problema».Tassi credito e usura. Tremonti ha tuttavia evidenziato anche un altro problema: «Grilli (il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli) mi propone il problema della fissazione dei tassi usurari. Ora i tassi ufficiali sono così bassi che il confine tra credito e usura diventa più difficile da stabilire».http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=52053&sez=HOME_ECONOMIA

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