domenica 26 aprile 2009

BERLUSCONI, RAFFORZARE POTERI PREMIER, SONO FINTI

ROMA - "Il Paese ha bisogno di governabilità, l'esperienza recente ci ha dimostrato" quante responsabilità siano in capo al premier al quale vanno attribuiti "maggiori poteri rispetto a quelli attuali che di fatto sono inesistenti, finti". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando dal palco del congresso del Pdl.E' colpa di una "sinistra irresponsabile" se le riforme costituzionali sono rimaste al palo, dice Silvio Berlusconi al congresso del Pdl. Quella sinistra "che oggi plaude a chi chiede riforme" e che invece, secondo il premier, "nel 2004-2005 ha impedito con il suo no" di realizzare la riforma costituzionale scritta dal centrodestra e arrivata fino alla seconda lettura dell'esame parlamentare. Una riforma, ricorda Berlusconi, che andava dalla devolution, al rafforzamento dei poteri del governo, alla fine del bicameralismo perfetto, al Senato delle Regioni.Se, sulle riforme, "ci sarà un atteggiamento di confronto, sarò il primo a rallegrarmene e a darne atto ai leader della minoranza; ma nel frattempo la nostra maggioranza e il Popolo della Libertà non possono sottrarsi al dovere di fare la loro parte, sciogliere questo nodo e offrire agli italiani la soluzione per un governo che governi e un Parlamento che controlli". Berlusconi ribadisce l'urgenza di modificare la seconda parte della Costituzione, "senza stravolgerla".Silvio Berlusconi ribadisce poi che si candiderà alle europee e sfida Dario Franceschini a fare altrettanto. "Per le europee - dice nel suo intervento al congresso nazionale del Pdl - non ho esitazione a impegnarmi in prima persona. Una candidatura di bandiera? Sì, una bandiera dietro la quale un leader chiama a raccolta il suo popolo. E sarebbe bello se anche il leader dell'opposizione, se esistesse un leader, facesse altrettanto"."Portare l'Italia fuori dalla crisi". E' la "prima, indefettibile missione" che Silvio Berlusconi indica per il governo. Una crisi, torna a sottolineare, provocata da "un virus che viene dagli Stati Uniti". Il presidente del Consiglio, davanti al congresso del Pdl, rivendica i risultati del governo come "innegabili successi, frutto della politica del fare". Ma sottolinea anche come ora si debba "rivolgere lo sguardo al futuro, stabilire le priorità per governo, maggioranza parlamentare e partito". L'obiettivo è quello di realizzare la "rivoluzione liberale" che deve servire a mettere "la persona prima dello Stato". "Nessuno rimarrà indietro, solo, escluso", assicura il presidente del Consiglio "Oggi nasce il grande partito degli italiani - afferma Berlusconi -. Siamo il popolo della libertà, siamo tanti e uniti dalla passione e la libertà è il nostro valore di riferimento". Lo Statuto del Pdl è stato approvato dal congresso con 4 voti contrari e 5 astenuti sui 5.820 delegati presenti alla Fiera di Roma. Per effettuare la votazione, avvenuta per "alzata di cartellino giallo", come ha chiesto il presidente di turno dell'assemblea Antonio Leone, è stato fatto salire sul palco un notaio, Antonio Patella, che ha verificato la correttezza delle procedure e l'assenza di ricorsi. Con tre voti contrari e 2 astenuti, è stato poi eletto il collegio dei probiviri, composto da nove membri.BONDI, MEDIAZIONE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO - Sul testamento biologico Sandro Bondi esprime una linea di mediazione. "Partecipo a questo confronto da cristiano - dice al congresso nazionale del Pdl - con la consapevolezza che spirito laico vuol dire apertura al confronto e ricerca di una faticosa mediazione. Credo che, ferma restando la proibizione assoluta dell'eutanasia, quando l'alimentazione e l'idratazione significano accanimento terapeutico, allora deve scattare un atto di libera volontà espresso anche da un fiduciario a nome dei familiari, con l'accordo dei medici, secondo un principio di carità cristiana"."Nel ruolo che il presidente Berlusconi e voi mi vorrete assegnare, continuerò a lavorare con spirito appassionato nel difendere il Pdl, con lealtà, rispetto e persino tenerezza nei rapporti personali". Lo dice Sandro Bondi, intervenendo al congresso del Pdl, prima di essere eletto coordinatore. Bondi ha anche letto una lettera di Don Baget Bozzo, impossibilitato a partecipare di persona per problemi di salute. Nella lettera, Baget Bozzo definisce la nascita del Pdl "un evento storico". "E' l'unica possibilità - scrive il religioso-politologo - di dare un governo all'Italia. Il brutto anatroccolo è diventato un'aquila reale, e il governo Berlusconi è chiamato a creare una possibilità nella tempesta della crisi".http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_929590025.html

Nessun commento:

Posta un commento