martedì 28 aprile 2009

BRUNETTA, SUI FANNULLONI DICO VERITA'


ROMA - "La sinistra radical chic storce il naso, alza il ditino, dice 'non puoi criminalizzare i lavoratori'. Io sto dalla parte dei ceti più poveri, dei lavoratori, dei cittadini che usano la Pubblica Amministrazione. E lo faccio chiamando le cose con il loro nome, che tutti sanno: che esiste una componente del lavoro pubblico poco produttiva e poco controllata, quella che va a fare la spesa, per capirci. Sarà sgradevole, sarà greve, come dice Emma Bonino, ma è la verità". Lo ha detto il Ministro Renato Brunetta in un forum in diretta a Radio Radicale. LA RIFORMA DELLE PENSIONI VA FATTALa riforma delle pensioni va fatta, ''non ora ma va fatta''. Cosi' il ministro della P.A., Renato Brunetta, ospite di Radio radicale, entra nel dibattito sull'opportunita' o meno di mettere mabno alla riforma previdenziale. ''Le riforme che danno stress sociale molto probabilmente andrebbero posticipate - afferma Brunetta - Ma vanno fatte. E vanno fatte in modo razionale, non banale. In questo il ministro Tremonti ha ragione: applicare schemi nordici, di Paesi molto piu' piccoli del nostro, non ha senso. La riforma Dini va bene, ma non e' sufficiente. Riformare il licenziamento collettivo, lo statuto dei lavoratori, il contratto nazionale, serve. Lo dicevamo gia' negli anni 80, lo proponeva lo stesso Gino Giugni negli anni 80''. ''In questa crisi la gestione degli ammortizzatori sociali ha funzionato, sta funzionando. Non c'e' stato conflitto sociale, la poverta' e' in diminuzione, checche' se ne dica'', ha aggiunto Brunetta. ''Il sistema insomma sta funzionando. Non dico e non ho mai detto che il nostro e' il migliore dei sistemi. E aggiungo: usciamo dalla crisi, e mettiamo le mani ad esempio all'eta' di pensionamento delle donne. Lo dico, l'ho detto e lo faro', per quanto riguarda il pubblico impiego, che e' di mia competenza, e non solo per una sentenza dell'Europa ma perche' e' una necessita', anzitutto demografica''.

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