domenica 26 aprile 2009

Vertice europeo sulla crisi: protezionismo e sblocco dei canali del credito

Lo sblocco dei canali del credito è "cruciale" per dare efficacia agli stimoli per l'economia attuati dalle politiche di bilancio. E' quanto si legge nella bozza del comunicato finale del vertice straordinario Ue in corso a Bruxelles.L'emergenza credito apre il documento, nel quale, subito dopo, si "sottolinea l'importanza" di fare fronte alla problematica degli asset tossici seguendo le linee guida presentate mercoledi' scorso dalla Commissione Ue.Tra gli aspetti della crisi sul tavolo quella del settore dell'autoLa riuninione si tiene sotto la presidenza di turno della Repubblica ceca. Presenti il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, il governatore della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, e i capi di Stato e di governo europei che per la prima volta, tutti insieme, discutono del vero tema che sta intossicando il dibattito europeo, nonostante le mille dichiarazioni di facciata: il protezionismo.All'ordine del giorno di oggi ci sarà anche un intervento di Gordon Brown sul vertice del G20 che si terrà il 2 aprile a Londra. E anche questo è un punto scottante, poiché dopo il vertice dei paesi europei del G20 che si è svolto a Berlino la settimana scorsa, numerosi Stati Ue, tra cui il Lussemburgo, il Belgio e la Svezia, si sono lamentati di essere esclusi dagli incontri ristretti che si vanno moltiplicando dall'inizio della crisi.Merkel dice "no" al piano per l'Est"No" ad un piano complessivo per aiutare i Paesi dell'Est. E' la posizione espressa dal cancelliere tedesco Angela Merkel al vertice dei capi di Stato e di governo della Ue, riuniti oggi a Bruxelles. Secondo Merker "non si posso confrontare" le situazioni di paesi come la Polonia o i Baltici o l'Ungheria, per cui "no" ad un piano complessivo ma l'invito invece ad analizzare ogni situazione caso per caso. La situazione di alcuni Paesi come Ungheria o i Baltici è particolarmente compromessa dalla crisi economica, ma non è lo stesso, ad esempio, per la Polonia o la Repubblica ceca, che risentono ovviamente della crisi ma in misura più contenuta. Queste diverse situazioni, da quanto si apprende, sono poi emerse anche nelle proposte che sono venute alla Ue da questi Paesi, riuniti oggi a Bruxelles prima del vertice a ventisette; i membri Ue della Nuova Europa non sono riusciti a trovare una intesa per una proposta comune, ma sono invece emerse richieste diverse che rispecchiano di fatto le diverse situazioni.http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=108669

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