domenica 26 aprile 2009

Intesa sui fondi alle imprese «Abbiamo avuto soldi veri»

Vertice Marcegaglia-Berlusconi. La leader degli industriali: «Fondo di garanzia di 1,3 miliardi»

ROMA - In arrivo fondi per le piccole e medie imprese. Questo l'esito del vertice svoltosi a Palazzo Chigi tra il premier Silvio Berlusconi ed Emma Marcegaglia (un nuovo incontro sul credito il prossimo 25 marzo). Il governo, ha annunciato la leader di Confindustria, approverà a breve un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di 1,3 miliardi di euro. Il fondo arriverà «domani o dopodomani», ha detto la Marcegaglia e potrà garantire alle Pmi «60-70 miliardi di euro di crediti». «ALCUNI SOLDI SONO VERI» - «Alcuni soldi sono veri, su alcuni punti li abbiamo visti» mentre su altri punti «ci saranno» ha detto la leader di Confindustria tornando sull'appello rivolto al presidente del Consiglio qualche giorno fa da Palermo. «Sono soldi veri - ha aggiunto la MArcegaglia - sia lo stanziamento per il fondo di garanzia così come la compensazione tra debito e credito d’imposta». «SU ALCUNI PUNTI RISPOSTA POSITIVA - Nel corso dell'incontro con il presidente del Consiglio, ha spiegato il numero uno di Confindustria in conferenza stampa, «abbiamo portato le nostre istanze e su alcune abbiamo avuto una risposta positiva, su altre siamo rimasti d'accordo che i lavori continueranno spediti e veloci per arrivare a conclusione nel più breve tempo possibile». Oltre a risposte immediate sul fondo di garanzia per le Pmi, «una cosa importante e che mi stava più a cuore», ha sottolineato Marcegaglia, perché garantisce il credito alle imprese, Confindustria ha avuto garanzie su «un'altra richiesta: l'innalzamento della soglia di compensazione tra debiti e crediti con l'erario da 560mila euro a 1 milione di euro. Ci è stata data garanzia che sarà fatto nei prossimi giorni». Governo e industriali sono invece «ancora al lavoro» sui crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione.NAPOLITANO-BERLUSCONI - Sempre la crisi è stata oggetto dell'incontro tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Berlusconi: capo dello Stato e presidente del Consiglio hanno convenuto che è necessaria una «azione incisiva e coesa» dell'Ue per far fronte alla crisi e per garantire l'operato dei mercati finanziari a sostegno dell'economia. È quanto si legge in un comunicato del Quirinale. Berlusconi e Napolitano (Lapresse) IL COMUNICATO - «Nel corso dell'incontro - si legge nella nota del Quirinale - sono stati affrontati i principali temi del prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles e in particolare la crisi economica e la preparazione del G20 in programma a Londra il prossimo 2 aprile. Si è convenuto sulla necessità di una azione incisiva e coesa da parte dell'Unione Europea per far fronte alla crisi e per garantire l'ordinato ed equilibrato operare dei mercati finanziari a sostegno dell'economia». BOSSI: IL PROBLEMA SONO LE BANCHE - «Il problema non è il governo, sono le banche», ha replicato Umberto Bossi al governatore di Banca d'Italia, Mario Draghi, sull'ingerenza della politica sul credito. «Sono le banche che devono garantire di aiutare le imprese come prima», ha detto il leader leghista. «Le imprese non ce la fanno perché non hanno lavoro e non hanno più soldi, rischiano lo scatafascio. Bisogna essere certi che le banche applichino un criterio equilibrato per aiutare le imprese».http://www.corriere.it/politica/09_marzo_17/berlusconi_napolitano_vertice_crisi_82030c50-130d-11de-8994-00144f02aabc.shtml

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