lunedì 25 maggio 2009

Su Silvio e Noemi la sinistra chiagn'e fotte Ma l'Italia non sia l'Arlecchino del mondo


La sinistra chiagn'e fotte. In questo guano di Noemi e compagnia, ci sguazza. E s'indigna (lo sappiamo che è per finta, a scopi puramente elettorali) perché Berlusconi ora dà delle veline a tutte, perfino alla Marcegaglia. Siamo capaci di farne un caso, quando chiunque, dotato di un minimo di senso dell'umorismo, capirebbe che Silvio fa dell'autoironia. La questione-Noemi, presa tanto sul serio (per finta, lo sappiamo, a scopi elettorali) da mezza Italia, guidata dal quotidiano la Repubblica, ci avrebbe già stufato, e non ne parleremmo nemmeno più. Se non fosse che l'indignazione italiana per il caso di Casoria e per la biondina-oca (oca è oca, come si fa a chiamare pubblicamente il presdente del Consiglio "papi" senza immaginare il putiferio che ne sarebbe venuto?) sta assumendo toni di indignazione internazionale. Ora, finché è la sinistra a offendersi e indignarsi, è parte del gioco, ci sta, ed è questione da poco (lo sappiamo, scopi elettorali). Ma quando la sinistra fa leva sul mondo, per screditare l'Italia, allora la questione si fa diversa. L'altra sera Cherie Blair s'è permessa di venire qui, e di dirci in faccia che suo marito Tony si vergongava di farsi fotografare con il nostro presidente del Consiglio perché aveva la bandana in testa. Vi pare carino? Noi, anziché rispondere a Cherie e consorte di guardare che cosa porta in giro sulla testa la loro Regina, abbiamo abbassato gli occhi. La sinistra, anziché offendersi, ha mostrato il ghigno: visto? Ci schifano anche oltre Manica. Chiagn'e fotte. Ma vaglielo spiegare, agli stranieri, che le beghe di Silvio e la questione-veline e oche giulive è tutta fuffa nostrana. Vaglielo a spiegare che l'Italia non è in mano a un dittatore, e pure un po'maniaco. La partita si sta facendo delicata. Per questo ne parliamo ancora. Per questo sarebbe utile che il presidente del Consiglio facesse chiarezza una vota per tutte. Alla privacy, quando si governa l'Italia, bisogna un po' rinunciare. D'altronde sua moglie ha chiesto il divorzio via carta stampata, anziché bollata: e gli ha dato del pedofilo. Non è una sconfitta, dire le cose come stanno. E' cercare di evitare che l'Italia passi per un Paese di arlecchini. Altrimenti resta il dubbio.

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