sabato 16 maggio 2009

Sicurezza, Maroni attacca la sinistra:«Silenzio colpevole su norme mafia»


Il ministro: solo polemiche sulle ronde. La Russa: proporrò raddoppio militari in città. Zaia: tolleranza zero dà i suoi frutti


ROMA (16 maggio) - Il ministro dell'Interno Roberto Maroni si augura che il disegno di legge sulla sicurezza venga approvato dal Senato entro maggio. Critica poi la sinistra e la stampa per aver alimentato le polemiche sulle norme relative ai clandestini e alle ronde, mentre «è calato un silenzio colpevole sui contenuti» come le norme che velocizzano i sequestri dei beni della mafia, che permettono ai sindaci di sequestrare appartamenti affittati a clandestini e quelle contro i cosiddetti matrimoni di comodo. «Il binomio perfetto per picchiare duro contro la criminalità è Maroni-Manganelli» ha scherzato Maroni al discorso alla Festa della Polizia a Varese.«Raddopppio pattuglie miste forze dell'ordine-militari in città». E' quello che proporrà Ignazio La Russa oltre all'estensione dell'operazione Strade sicure a tutti i capoluoghi e anche in altre città. «Del decreto non cambieremo nemmeno una virgola» ha affermato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia che definisce il testo «una vera e propria rivoluzione copernicana che risponde esattamente a quanto vogliono non solo i padani, ma la stragrande maggioranza degli italiani». Per Zaia la questione umanitaria non riguarda i respingimenti, ma il traffico di esseri umani.«La tolleranza zero dà frutti» aggiunge Zaia ricordando «una contrazione del 22%» dei reati a Treviso. E dopo la sicurezza, la «nuova frontiera» ha indicato Zaia, «è la riforma della Giustizia. Sono d'accordo con la proposta lanciata da Bossi sull'elezione diretta dei Pm». «Il decreto è uno spot della Lega a venti giorni dalla campagna elettorale che magari verrà portato al Senato qualche giorno prima del voto per favorire il Carroccio di Bossi» afferma il segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesache parla di «ingenti tagli alle forze di polizia a cui non vengono pagati gli straordinari né date le risorse necessarie per poter svolgere il loro encomiabile lavoro».Pm elettivi, Rotondi è d'accordo. «Sono d'accordo - ha detto il ministro per l'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi - con i ministri Bossi e Zaia: l'Italia è matura per il Pm elettivo».

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