martedì 26 maggio 2009

Pensioni, Tremonti: «Sistema ottimo.No a una riforma fatta solo per soldi»


Il ministro: «Il sistema previdenziale può essere migliorato ma in una logica di generazione»


ROMA - Il sistema delle pensioni in Italia è «ottimo, sta in piedi bene». Parola di Giulio Tremonti. Durante la registrazione di Porta a Porta, il ministro dell'Economia ha spiegato che «in Europa le pensioni italiane sono considerate nella media forti e stabili, gli italiani devono e possono essere sicuri. Se vuoi renderle ancora più sostenibili e adatte ai tempi che cambiano - ha detto Tremonti - devi, con calma e con il sindacato ragionare sui grandi numeri dell'invecchiamento della popolazione». «Non è un sistema a rischio, lo si può migliorare: non nella logica di fare soldi, ma nella logica di generazione tra padri e figli. Il discorso vero con il sindacato è quello in funzione dell'età media della vita che sale», ha aggiunto il ministro, chiarendo che il governo è comunque aperto al dialogo con i sindacati.
SISTEMA BANCARIO - Prima della registrazione di Porta a Porta il ministro aveva partecipato all'assemblea di Confcooperative, attaccando nel suo intervento il sistema bancario. «Credo che ci sia molto da fare» ha detto Tremonti, spiegando che gli istituti «fanno finanza fine a se stessa: aumenta la raccolta ma non aumentano gli impieghi per l'industria e le imprese, mentre aumentano gli impieghi nel settore finanziario. Questo deve essere oggetto di un'ulteriore considerazione da parte di tutti noi».
CASSA DEL MEZZOGIORNO - In Italia «c'è la seconda manifattura d'Europa e questo è un fattore di forza. Il dramma è rappresentato dal Meridione» ha aggiunto il ministro dell'Economia spiegando che il Paese diventa sempre più duale. «Quindi bisogna fare tutti insieme una riflessione perchè non mancano i soldi nel Meridione ma un'idea di sistema. La vecchia cassa del Mezzogiorno - ha ricordato - ha assorbito 6 miliardi di euro ma ha lasciato un segno. Gli ultimi interventi hanno raggiunto i 100 miliardi ma non hanno lasciato alcun segno».
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DEFICIT - L'Italia è l'unico Paese tra i partner europei che, con un dato corretto per il ciclo economico, presenta un deficit sotto il 3% del Pil ha detto ancora Tremonti. Parlando della crisi, Tremonti ha spiegato: «Abbiamo cercato di mettere in sicurezza i conti pubblici e l'esercizio ha funzionato. Negli ultimi dati europei la velocità di crescita del debito e del deficit è inferiore alla media e i dati italiani, corretti per il ciclo dimostrano che è l'unico Paese che sta sotto il 3%. È un dato oggettivo». Tremonti è tornato poi sulle polemiche sull'immobilismo del governo, mosse dall'opposizione: «Si può dire: devi fare di più - ha spiegato il ministro dell'Economia - gli altri hanno fatto di più ma hanno aumentato il loro deficit. Non per aiutare le famiglie, ma per salvare le banche».

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