sabato 2 maggio 2009

Dario Franceschini gioca a Nascondino o all’Uomo Ombra?


Roma 2 maggio 2009 - C’era una volta un governo ombra e un partito democratico ruspante e con ottime aspettative che presto perse terreno e consensi, dimesso il buon samaritano Walter Veltroni, reo di aver lasciato il potente Renato Soru al suo posto. Chiuso per sempre ogni rapporto con la balzana idea e festeggiata la caduta della creatura di Veltroni, nelle file del PD avanza l’uomo ombra.Se si ironizzava chiamando la passata linea d’opposizione governo ombrellone , ora si potrebbe chiamare il tutto semplicemente "ombra" senza specificare di cosa. Dario Franceschini perfetto secondo da sempre, non sa imporsi e salvo qualche frecciatina insiste nel definire il matrimonio con Di Pietro un buon affare, una duratura alleanza e poco importa se l'IDV punta ai voti del partito democratico e al suo elettorato con qualsiasi mezzo anche moralmente poco lecito.Un vero leader saprebbe accorgersi della presenza di sciacalli nelle proprie file,come saprebbe rivedere le alleanze aprendo ad altre forze e chiudendo ogni rapporto con quella forza politica che spera in un ritorno di Tangentopoli per liberarsi degli avversari e amici scomodi. L’uomo ombra non vuole sentire, né vedere cosa stanno facendo gli alleati di Italia dei Valori, non ascolta cosa stanno dicendo ai loro elettori, non si accorge che si aprono sempre nuove indagini a carico degli uomini del proprio partito e soffiate spacciate per intuito, mettono al sicuro gli esponenti dell’IDV. Non riesce a capire che le forze vicine a Grillo e Travaglio mirano al giustizialismo non solo per racimolare voti, ma anche per raggiungere il potere, anche se è svanito il tentativo di imporre una legge anticostituzionale che impedisse anche ai soli inquisiti (innocenti fino a prova contraria)di ricoprire cariche istituzionali e di candidare, non è ancora svanito il desiderio d’usare la giustizia quale sistema per eliminare l’avversario politico. Mentre Dario Fraceschini blatera a vanvera sulle presunte veline candidate nel PDL e candida campionesse olimpiche di Windsurf, studentesse straniere che dovranno rifiutare a liste chiuse e perfette sconosciute. Mentre spara a zero sulle candidature incompatibili quando tutte le europarlamentari uscenti del Partito Democratico sono entrate in carica nel 2008 per il posto vagante lasciato dai colleghi divenuti senatori e deputati, le stesse sue nuove candidate se elette al parlamento lasceranno l’incarico di sindaco, consigliere o assessore per un posto più gratificante. Sia chiaro che mentre Umberto Bossi, Silvio Berlusconi e Di Pietro a Strasburgo non ci andranno mai lasciando l’incarico attuale, e gli elettori lo sanno bene, i suoi candidati lasceranno i posti per i quali sono stati eletti e questo gli elettori non lo sapevano quando li hanno votati per tali incarichi. Mentre chi vota Bossi alle europee devolve allo stesso la fiducia come se desse una delega di voto al medesimo chi ha votato Francesca Balzani in passato per il comune di Genova non sapeva che questa divenuta assessore al bilancio avrebbe mollato baracca e burattini per andarsene a Strasburgo con tanto di complimenti. Come gli abitanti di None (TO) che hanno votato Maria Luigia Simeone come sindaco all’epoca non sapevano che rischiavano che si dimettesse per andare al parlamento europeo. Francheschini non comprende che chi vota Silvio Berlusconi alle europee sa, benissimo che il Presidente del Consiglio non lascerà la carica per fare il parlamentare europeo, e soprattutto ignora che visitando il sito degli altri partiti anche di quello dell’IDV si hanno tutte le informazioni sui candidati mentre su quello del PD non si danno informazioni, si occulta e si omette tutto pure la lista dei candidati lasciandola sperduta in qualche angolo del portale informativo. Praticamente Dario Francheschini inisistendo su questa linea della compatibiltà elettorale sta dando degli imbecilli agli elettori.Impostare tutto su poster creativi che spingono lontano qualcosa e sulle liste degli avversari, e non dando nessuna informazione facilmente raggiungibile sulle proprie liste e sui propri candidati è come prendersi a martellate i coglioni!Nessuna informazione, nulla di nulla si dice su chi il Partito Democratico candida, Franceschini può parlare al vento quanto vuole, ma prima di spulciare le liste altrui farebbe bene a dare un’occhiata alla sua. Mentre Dario gioca a nascondino o all’uomo ombra, l’alleato Di Pietro lo pugnala alla schiena senza tanti complimenti.


Loris Modena


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