giovedì 14 maggio 2009

Napolitano: «Troppa retorica xenofoba» Bossi: «Io ascolto la gente»


Attacco di Franceschini: «Per la caccia al consenso non ascoltate neanche la Chiesa, voi ipocritamente devoti»


ROMA - «Si diffonde una retorica pubblica che non esita, anche in Italia, a incorporare accenti di intolleranza e xenofobia». È il duro monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Al quale risponde indirettamente il leader della Lega Nord e ministro per il Federalismo Umberto Bossi. Sollecitato dai giornalisti, il senatùr ha commentato: «Napolitano? Io ascolto la gente». Nel dibattito alla Camera sul decreto sicurezza (approvato con 297 sì, 255 contrari e tre astenuti), duro attacco al governo del segretario del Partito democratico, Dario Franceschini: «Quando la politica si trasforma nella caccia morbosa del consenso, quando calpesta i valori, non è più politica. Avete usato parole di disprezzo anche nei confronti della Chiesa, voi così ipocritamente devoti».
DISEGUAGLIANZA E POVERTÀ - Intervenendo all'assemblea annuale delle Fondazioni europee, il capo dello Stato ha evidenziato come povertà e disuguaglianza siano «strettamente connesse» e che quindi «le misure rivolte a ridurre la povertà e quelle contro l'esclusione sociale devono andare di pari passo». Secondo Napolitano, «solo in questo modo si può evitare che coloro che si trovano in fondo alla scala sociale rimangano confinati in quella posizione». Questo, avverte il presidente della Repubblica, «è tanto più importante nei nostri Paesi dove le differenze in termini di origini etniche, religiose e culturali sono aumentate. Il rischio che queste differenze si traducano in esclusione è sempre presente ed è aggravato dal diffondersi di una retorica pubblica che non esita, anche in Italia, a incorporare accenti di intolleranza o xenofobia». Il capo dello Stato ha sottolineato il dovere di innescare un nuovo ciclo di sviluppo che non intacchi i livelli di equità e di coesione sociale raggiunti, ma anzi li migliori significativamente. «Le nostre società devono dimostrare che questo è un obbiettivo raggiungibile. È un sentiero stretto e impervio, ma è l'unico che l'Europa può ragionevolmente percorrere».


BOSSI - Al presidente della Repubblica ha indirettamente risposto Bossi, cogliendo l'occasione dell'intervento di Franceschini alla Camera: «Io ascolto la gente, non come Franceschini. Il suo è sembrato un suicidio in diretta, perché non ascolta la gente», ha detto il senatùr.


MARONI RISPONDE ALLA CEI - Nel frattempo, sempre a proposito del tema immigrazione, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha risposto alle critiche della Cei sul ddl sicurezza. «Sono infondate. Bisogna leggere il provvedimento e allora tanti pregiudizi cadranno. Invito a valutare bene - prosegue Maroni - le norme che ci sono, comprese quelle antimafia. Chi vota contro il provvedimento vota contro norme che danno più potere al procuratore nazionale antimafia e più strumenti alle forze dell'ordine per combattere i traffici illeciti. Tutto il resto sono pregiudizi

Nessun commento:

Posta un commento