venerdì 1 maggio 2009

Riforma contratti, intesa anche nella Pa Cgil non convocata. Epifani: «E' grave»


ROMA (30 aprile) - E' stata firmata oggi a Palazzo Vidoni l'intesa applicativa per il settore pubblico dell'accordo quadro sulla riforma del modello contrattuale. L'hanno sottoscritta il ministro della Pubblica amministrazione e dell'innovazione, Renato Brunetta, e tutti i sindacati tranne la Cgil, che non è stata neanche invitata a partecipare alla riunione per la firma. Epifani: grave la nostra esclusione. Il segretario del sindacato di Corso Italia ha scritto una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per far presente la «gravità» del mancato invito, che testimonia come il governo voglia «isolare» la Cgil. Brunetta ha replicato a Epifani spiegando di aver escluso chi non ha siglato l'accordo sulla riforma del modello contrattuale, quindi la Cgil. Ma, ricorda Epifani, il sindacato era stato invitato solo due settimane prima, il 15 aprile, a partecipare alla sottoscrizione dell'analoga intesa valida per il settore privato. «Altre controparti, a partire dalla Confindustria, hanno avuto un comportamento rispettoso delle relazioni sindacali», ha scritto il segretario della Cgil.L'intesa. Per il ministro l'intesa di oggi, considerata «negativa» da Epifani, è ricca di novità. Il testo prevede: un modello contrattuale a due livelli (nazionale e decentrato di amministrazione o territoriale); il collegamento tra la crescita retributiva degli stipendi e la previsione dell'indice Ipca al netto dei beni energetici importati; una sessione di concertazione tra governo e sindacati per valutare aumenti retributivi. Inoltre, l'intesa punta a velocizzare la contrattazione rafforzando l'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e anticipando la presentazione delle piattaforme sindacali per i rinnovo a sei mesi prima della scadenza, quindi a giugno. Riguardo alla possibili criticità per la formazione delle piattaforme senza la Cgil, il ministro ha affermato di non essere preoccupato: «Andiamo avanti». Sindacati sodddisfatti. Le organizzazioni sindacali firmatarie si sono dette tutte soddisfatte per l'intesa di oggi. Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, la considera positiva, ma si dice impensierito dal mancato rinnovo dei contratti del biennio 2008-2009 per il lavoratori pubblici degli enti locali e della sanità. Sulla stessa linea anche Brunetta, che ricorda come Regioni, Province, Comuni e Asl devono ancora distribuire ai loro dipendenti tre miliardi di euro: il rinnovo dei contratti prevede un aumento di 70 euro nella busta paga. «Non erogarli è due volte delittuoso - ha detto Brunetta - Così si scassa l'unità del settore pubblico e si scassa l'economia italiana».

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