giovedì 25 giugno 2009

Pensioni, procedura Ue contro l'Italia. Brunetta: ''10 anni per l'equiparazione uomo donna''


Bruxelles - (Adnkronos/Aki) - Della Commissione un'azione legale per il mancato adempimento alla sentenza della Corte europea. Il ministro della Pubblica amministrazione: ''Perequazione di un anno ogni 24 mesi e quanto risparmiato sarà impiegato nel Welfare familiare''. Dai sindacati no all'equiparazione, prima i servizi.


Bruxelles, 25 giu. - (Adnkronos/Aki) - L'Italia rischia le sanzioni europee per il mancato adeguamento alla sentenza della Corte Ue che chiede di innalzare l'età pensionabile delle donne nel settore della pubblica amministrazione, per equipararla a quelle degli uomini. Lo rende noto un comunicato Ue.


"La Commissione europea ha deciso di intraprendere azione legale contro l'Italia per il mancato adempimento alla sentenza della Corte Ue sulla equiparazione età pensionabile tra uomo e donna".
Nel dettaglio a Roma è stata inviata una lettera formale sulla base della fase 'due', 228, della procedura d'infrazione. Se l'Italia non dovesse prendere le misure richieste, Bruxelles invierebbe un secondo e ultimo avvertimento prima delle eventuali sanzioni.
A stretto giro di posta è arrivata la replica del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta che spiega come l'aumento dell'età di pensione fino a 65 anni per le donne nel pubblico impiego dovrebbe essere spalmato in dieci anni.
"L'orientamento del governo è chiaro - ha spiegato Brunetta - la perequazione dovrebbe avvenire nell'arco di un decennio: un anno ogni 24 mesi. Quanto risparmiato sarà impiegato nel Welfare famigliare. E' la mia posizione che porterò domani in Cdm, ne ho parlato con numerosi ministri e ho trovato molte convergenze".
In particolare, Brunetta ha chiarito che per Welfare famigliare intende soprattutto "asili nido, è un principio che andiamo ad individuare, se ne discuterà in Consiglio dei ministri". Il ministro ha poi precisato che si tratta comunque di "un impianto base che sarà analizzato, sono cose importanti come è importante stabilire la destinazione delle risorse, si tratta anche di vedere come questo adempimento alla Corte di giustizia europea si collocherà in un quadro complessivo di riforma del welfare".
Inoltre, in merito all'apertura della procedura di infrazione da parte di Bruxelles il ministro ha commentato: "È un ulteriore stimolo a fare presto e bene".

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