mercoledì 24 giugno 2009

Berlusconi e la strategia del dopo voto: riparta la politica dei fatti. E la squadra non si cambia


Roma - (Adnkronos) - Dopo il G8 forse vertice del consiglio dei ministri, ma sulle voci di rimpasto il Pdl taglia corto: solo bufale estive. La Russa assicura: il premier non pensa a ritocco dell'esecutivo, il team funziona bene. E sui boatos su una nuova struttura del partito Gasparri e Fontana non hanno dubbi: non se ne parla. Obama l'8 luglio a Roma. Tappa al Quirinale prima di volare all'Aquila. E dopo il G8 l'incontro con Benedetto XVI


Roma, 24 giu. (Adnkronos) - Un vertice era stato programmato per dopo i ballottaggi, ma bisognerà aspettare la fine del G8. Solo allora Silvio Berlusconi dovrebbe vedere ministri capigruppo e coordinatori del Pdl per rilanciare l'azione politica del governo. Forte anche del voto amministrativo che ha riconfermato la tendenza del primo turno, il Cavaliere punta al rilancio. La parola d'ordine a palazzo Chigi e': dare un segnale forte alle gente, tornando ad occuparsi di fatti concreti.


A chi ha avuto modo di parlargli in queste ore, il premier avrebbe sottolineato la necessita' di non cavalcare le polemiche di questi giorni legate soprattutto all'inchiesta di Bari e di concentrarsi ancora di piu' sulle cose da fare. Lasciamo i gossip e le calunnie agli altri, noi siamo il governo del fare e come abbiamo sempre fatto dobbiamo pensare ai problemi dei cittadini, sarebbe stato il suo ragionamento. Le priorita' restano la ricostruzione post-sisma in Abruzzo, la crisi economica e le riforme istituzionali, a cominciare da quella sulla giustizia. Si comincia gia' venerdi' quando al Consiglio dei ministri approdera' il decreto fiscale, provvedimento importante per impostare la manovra finanziaria 2010.
Berlusconi invita gli alleati a rimboccarsi le maniche, guarda sempre con piu' attenzione all'Udc e chiede a Giulio Tremonti di dargli una mano sul fronte delle risorse per sostenere il rilancio dell'esecutivo. Dopo le tensioni interne vissute durante la campagna elettorale, soprattutto con la Lega uscita rafforzata dall'election day, ora e' il momento della verita' e dei bilanci per la maggioranza. Il primo 'giro di boa', infatti, ha registrato qualche problema di troppo sulla tenuta del Pdl, complice anche la giovane eta' del nuovo partito del centrodestra. E' gia' si rincorrono le voci su un 'mini rimpasto' all'interno del soggetto unitario con possibili ritocchi anche alla squadra di palazzo Chigi. Tutte indiscrezioni smentite ufficialmente e derubricate alla voce ''bufale estive'' legate al ''primo anno di vita di un governo''.
A mezza bocca, pero', trapelano i soliti malumori dalla 'base' del partito, preoccupata per le prossime strategie e dall'incognita sulla futura leadership. Da piu' parti, anche da autorevoli dirigenti del Pdl (specialmente An), riferiscono fonti parlamentari, arriva la richiesta di ripartire e accelerare, soprattutto sul fronte economico. Ben vengano, quindi, eventuali riunioni di maggioranza per un confronto programmatico e la messa appunto della prossima agenda politica. Nessuno, pero', vuol sentir parlare di rimpasto. Assicura Ignazio La Russa, ministro della Difesa: ''Non mai sentito una cosa del genere. Nessuno ha mai parlato di rimpasti.Una delle migliori cose e' proprio la nostra squadra di governo, che sta lavorando molto bene, tutti sono contenti. E mi risulta che questa sia l'opinione anche del presidente del Consiglio''. I rumors delle ultime ore parlano di un ministro dell'Economia sotto pressione per la manovra economica. Sul tavolo, il solito nodo dei fondi necessari per accontentare tutte le richieste dei colleghi, a partire dalla risorse per il lavoro. Un copione gia' visto, riferiscono fonti del Pdl, che si ripete in vista del Dpef e tre mesi prima della ripresa autunnale, dedicata per lo piu' all'approvazione della legge finanziaria. Oggi, intanto, dal palco dell'assemblea annuale di Confcommercio, ci ha pensato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, a ribadire la piena fiducia a Giulio Tremonti, confermare l'intoccabilita' del titolare di via XX settembre: ''Con la sua azione intelligente e rigorosa a difesa dell'economia italiana e dei conti dello Stato, ha ridato credito e credibilita' a un paese che rischiava di perderlo''. La tornata elettorale ha messo alla prova il Pdl e testato la sua incidenza sul territorio. La frenata al primo turno prima e la vittoria sul filo di lana di Milano ai ballottaggi dopo, hanno messo un po' in allarme lo stato maggiore del Pdl, ma tutti sono convinti che nonostante la forte astensione e la tempesta mediatica alimentata dall'opposizione la ''maggioranza ha tenuto bene'' e in futuro, con un partito piu' rodato ''si potra' fare solo meglio''.
In queste ore, i boatos, che non trovano nessuna conferma ufficiale, pronosticano cambi interni come il ritorno di Claudio Scajola alla macchina organizzativa. Un'ipotesi, spiegano fonti autorevoli del Popolo della liberta', ''priva di ogni fondamento''. C'e' chi parla, inoltre, anche dell'introduzione del divieto del 'doppio mandato' che impedirebbe ai coordinatori del partito di poter fare i ministri o svolgere ruoli governativi. La Russa scherza cosi' sull'argomento: ''Si e' parlato del tema prima ancora che facessi il coordinatore del Pdl.Il problema non e' il doppio incarico. Chi e' che non ha un doppio incarico nella vita?''. Il ministro, quindi, taglia corto:''Di questa storia del doppio incarico si discute e si parla da tempo e credo che se ne parlera' ancora per lungo tempo...''. Gregorio Fontana, deputato Pdl e responsabile adesioni del partito non ha dubbi:''Mi sembrano tutte bufale estive''. Anche Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato, smentisce le voci sul doppio ritocco: ''Non mi risulta assolutamente nulla, e' un non argomento''. Quanto al rilancio dell'azione politica del governo dopo il G8, l'ex ministro delle Comunicazioni assicura che ''l'esecutivo non ha mai smesso di lavorare. Abbiamo tanto lavoro da fare. Oggi ho incontrato il capogruppo della Lega al Senato e il ministro Vito per fare il punto della situazione. A luglio ci sono vari provvedimenti in cantiere, a cominciare dal decreto che proroga la presenza dei nostri militari nelle citta' e le missioni dei soldati all'estero. Probabilmente -spiega- avremo il milleproroghe. Senza dimenticare il provvedimento sulle intercettazioni qui al Senato. In particolare, ci sono alcuni provvedimenti economici in vista del Dpef''. Spiega Giorgio Stracquadanio, ex Fi e tra i promotori del quotidiano on line del Pdl, 'Il Predellino': ''Dopo la tornata elettorale, ora e' il momento di concentrarsi sulle cose concrete, di pensare soprattutto al rilancio dell'economia, perche' quella e' la prima cosa che chiede il Paese''.

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