venerdì 5 giugno 2009

Dimissioni e voto, Brown nella bufera Governo inglese costretto al rimpasto


Il premier studia la nuova squadra dopo le dimissioni di altri due ministri dell'esecutivo: «Ma non lascio»
LONDRA - «Porterò a termine il mio lavoro, non avrò esitazioni e non me ne andrò». Lo ha chiarito il premier britannico, Gordon Brown, replicando alle sempre più pressanti richieste di dimissioni arrivate in questi giorni. «Se non fossi convinto di essere la persona migliore per guidare la Gran Bretagna - ha aggiunto - non sarei qui. Ho la convinzione di portare avanti questo Paese in difficili condizioni economiche ed è quello che sto facendo. Credo - ha proseguito - che il dovere verso il Paese sia più forte che verso se stessi o il partito». «Ripuliremo la politica» ha assicurato Brown, confermando il rimpasto di governo resosi necessario dopo lo scandalo dei rimborsi facili e dopo «i dolorosi risultati per i laburisti» al voto (i risultati delle elezioni locali inglesi, tenutesi in 34 circoscrizioni, non sono ancora definitivi, ma sembra proprio che le peggiori previsioni si stiano avverando per il partito di Brown).I NOMI NUOVI - Nel rimpasto sono stati confermati nel loro incarico Alistair Darling alle Finanze, Peter Mandelson al Commercio, con competenze allargate, e David Miliband agli Esteri. Resta al suo posto anche Jack Straw, alla Giustizia. Numerose invece le facce nuove chiamate a sostituire i ministri travolti dallo scandalo dei rimborsi o dimissionari per polemica con il premier. AlanJohnson, ex ministro della Sanità è il nuovo ministro dell'Interno al posto di Jacqui Smith, che ha gettato la spugna per i film hard visti dal marito e pagati con i rimborsi. Bob Ainsworth assume l'incarico della Difesa al posto del dimissionario John Hutton, un fedelissimo dell'ex premier Tony Blair. Yvette Cooper è la nuova ministra del Lavoro e delle pensioni, per rimpiazzare James Purnell, che ha abbandonato il governo accusando platealmente Brown di portare il paese alla rovina. John Denham è il nuovo ministro delle Collettività locali per colmare il vuoto lasciato dalle dimissioni di Hazel Blears.

http://www.corriere.it/esteri/09_giugno_05/brown_rimpasto_aaf420c0-51ad-11de-b581-00144f02aabc.shtml

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