mercoledì 17 giugno 2009

CARCERI: ALFANO, NUOVI POSTI, SERVE RECLUTAMENTO STRAORDINARIO DI AGENTI


ROMA - Il piano per la realizzazione di nuove carceri messo a punto dal capo del Dap, Franco Ionta, "sarà sottoposto a breve all'attenzione del presidente del Consiglio e del Consiglio dei Ministri". Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, intervenendo alla Festa della Polizia penitenziaria e facendo il punto sulla strategia degli interventi che il governo intende realizzare per risolvere l'emergenza sovraffollamento. Il piano prevede la "realizzazione in tempi ragionevolmente brevi" di 48 nuovi padiglioni che amplieranno le carceri già esistenti; la ristrutturazione di due istituti penitenziari; la costruzione 'ex novo' di 24 case circondariali "per le quali si ricorrerà anche al contributo essenziale delle imprese private". A conclusione di questi interventi alla fine del 2012 saranno realizzati 17.891 nuovi posti per i detenuti.In conseguenza dell'incremento delle strutture carcerarie sara' necessario un "reclutamento straordinario" di poliziotti penitenziari. E' quanto chiederà il ministro per far fronte all'aumento del numero dei detenuti e alla conseguente intenzione del governo di costruire nuovi penitenziari. Il Guardasigilli si è impegnato, "pur nelle ristrettezze determinate dalla contingente crisi economica che non ha risparmiato la pubblica amministrazione", a fare quanto è nelle sue possibilità per procedere a questo reclutamento straordinario di agenti.


NAPOLITANO: SOVRAFFOLLAMENTO PROBLEMATICO - Un ringraziamento per l'attività svolta dalla polizia penitenziaria nel "contesto particolarmente complesso della gestione carceraria, reso ancor più problematico dal contesto dal fenomeno del sovraffollamento" viene rivolto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Franco Ionta, in occasione dell'anniversario di fondazione del Corpo.


IONTA: MASSIMA ALLERTA E ALTERNATIVA ALLA DETENZIONE - "Le difficili condizioni che il sistema penitenziario sta vivendo a causa del sovraffollamento" impongono "la massima allerta" dal momento che verrà toccata "presto la soglia massima di tollerabilità di presenze" nelle carceri. A mettere in guardia sui rischi di un sistema che si avvia verso il tutto esaurito è il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, nel corso del suo intervento in occasione della Festa del Corpo dei 'baschi azzurri'. Nei 206 istituti penitenziari italiani - sottolinea - ci sono 62.961 detenuti (dato riferito al 31 maggio scorso, mentre la soglia 'tollerabile' è di 63.702 posti e il limite regolamentare di 43.201, ndr). I poliziotti penitenziari, ai quali Ionta rivolge in apertura un particolare ringraziamento sono 40.334 su un organico previsto di 45.109 unità. Il capo del Dap fa notare come "gli effetti dell'indulto che, per pochi mesi, hanno consentito una transitoria riduzione della popolazione detenuta, sono ormai superati". Secondo Ionta e' necessario fare più ricorso alle misure alternative al carcere, non solo per contenere il sovraffollamento ma anche perché è provato che in questo modo il livello di recidiva dei condannati si abbassa. "La certezza della pena - sottolinea - è certamente un principio indiscutibile, ma bisogna comprendere che una pena flessibile sostiene il cambiamento della persona condannata, che, se adeguatamente sostenuta e accompagnata nel percorso di reinserimento sociale, abbassa il livello di recidiva ed è un valido strumento deflattivo delle presenze nelle carceri, con ricadute positive sui livelli di vivibilità" negli istituti penitenziari. Anche perché - aggiunge - "siamo convinti che non basti ampliare i posti letto per i detenuti perché la detenzione sia ritenuta in linea con i principi costituzionali del rispetto della dignità dell'uomo".


ALFANO: NON SI ARRETRA SULLA CERTEZZA DELLA PENA - "Questo governo non intende arretrare di un millimetro sul fronte della sicurezza sociale e della certezza della pena, senza la quale i cittadini onesti rimangono spesso disorientati e la minoranza che delinque si rafforza nella convinzione di una sostanziale impunità ", ha detto il ministro della giustizia Angelino Alfano.

Nessun commento:

Posta un commento