venerdì 5 giugno 2009

Dario spara le ultime cartucce "Premier nervoso e inaffidabile"


È tornato ancora sul concetto che la 'campagna gossip' (fomentata per altro dalla sua stessa sinistra) è stata un bero e proprio boomerang, che è tornato insietro al mittente a gran velocità e ha dunque "danneggiato" il Partito Democratico. Poi ha attaccato di nuovo il presidente del Consiglio. Dario Franceschini spara le sue ultime cartucce, prima del voto di domani, nella speranza di poter portare un po' di acqua al suo mulino. E magari pure qualche voto. "Berlusconi è sempre più nervoso, é sempre più inaffidabile, dargli maggiore potere non conviene a nessun italiano", sottolinea il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini. "Berlusconi cambia idea continuamente e si smentisce da solo ad un ritmo frenetico - aggiunge - In Veneto candida Galan dopo aver promesso alla Lega la presidenza della Regione. Attacca il governatore della Banca d'Italia (dopo aver definito il suo discorso 'berlusconiano') contestando i dati oggettivi che ha fornito sulla crisi. Nega - aggiunge - di aver messo Mastella in lista alle europee come ricompensa del voto con cui ha fatto cadere il governo Prodi, quando tutti sanno che sta pagando una cambiale andata in scadenza. Applaude entusiasta al discorso di Obama sull'islam dopo che per anni si è autodefinito il miglior amico di Bush e averlo sostenuto nella guerra in Iraq". Per Franceschini "il lavoro della magistratura va rispettato e noi non parliamo mai di complotti come invece fa Berlusconi". In un'intervista in diretta da Trieste a "Mattinocinque" su Canale 5, il segretario del Pd ha definito ridicole le illazioni del premier secondo le quali anche la stampa estera sarebbe 'sobillata' dai partiti di centrosinistra italiani. "E' ridicolo - ha detto Franceschini - e anche patetico. Lui parla sempre di complotti. Noi invece, anche rispetto alla vicenda di Benevento, diciamo che il lavoro dei magistrati va rispettato. Come va rispettato - conclude - il lavoro della stampa libera. Non ci sono complotti e la gente capirà". e poi ancora: "Siamo nati per cambiare il Paese". Lo dice a Trieste, a una manifestazione elettorale; "Il nostro progetto politico - spiega - rimane intatto come prospettiva politica per il Paese. Poi c'é l'attualità, cioé l'opposizione. E come in ogni Paese democratico anche in Italia opposizione significa 'opporsi' a quello che fa il Governo". Franceschini nell'invitare gli italiani "a non astenersi perché ogni astensione è un voto regalato a Berlusconi", critica. "Dal 1994 dice le stesse cose, ma alle prossime europee andranno al voto giovani che allora avevano tre anni. Girando l'Italia - prosegue Franceschini - ho visto che c'é tanta voglia di cambiare e di guardare al futuro. Il Pd vuole rappresentare questa voglia di cambiamento".

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