mercoledì 17 giugno 2009

Crisi, Ocse: ok misure governo


"Ma servono riforme strutturali"
Nonostante il "limitato spazio di manovra", l'Ocse promuove le misure anticrisi varate dal governo italiano, ma raccomanda all'esecutivo l'applicazione di riforme strutturali più consolidate. "Nel lungo periodo la la performance economica può essere migliorata con riforme macroeconomiche e strutturali", scrive l'organizzazione. Per il 2009 confermata una contrazione del pil del 5,3%, per il 2010 un incremento dello 0,4%.
L'Italia deve comunque fare i conti con dati ancora in flessione a causa della congiuntura. In sostanza proprio con quel -5,3% a livello di Pil. Comunque "tutte le previsioni sono soggette a una forte incertezza", lo dice la stessa Ocse.
Secondo gli analisti della organizzazione c'è poi da fare i conti con la disoccupazione, che è destinata a crescere anche il prossimo anno. Ad aiutare in un momento ancora così difficile e delicato c'è però l'alto tasso di risparmio degli italiani. E c'è pure la capacità di tenuta che ha mostrato il nostro settore bancario e finanziario. Che infatti non ha registrato quei crack che ci sono stati invece ad esempio negli Stati Uniti.
Tra i fattori di incertezza l'Ocse cita anche il rallentamento dell'export e l'incertezza sui conti pubblici. Su questi ultimi comunque l'Ocse rileva che l'aumento del deficit pubblico "e' piu' basso che in altri paesi e a livello ciclico destagionalizzato potrebbe mostrare dei miglioramenti". Inoltre l'Ocse ricorda pure che l'Italia sconta i "lenti progressi nell'introduzione delle riforme strutturali per migliorare la competitivita' dei servizi e l'efficienza della pubblica amministrazione".
Insomma, nel complesso un quadro contrastato tra ombre e luci, tra presente ancora non facile e speranza per il futuro. E di questi tempi non poteva essere in modo diverso. Si cerca di uscire da una crisi globale tremenda che ha mandato in tilt il mondo intero e tutti i mercati.

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