martedì 15 settembre 2009

"Subito tavolo Berlusconi-Fini, stop a Lega e Feltri". Gli ex di An scrivono al Cavaliere


Roma - (Adnkronos/Ign) - I parlamentari chiedono a Berlusconi di riequilibrare i rapporti all'interno del Pdl . Appello di Tremonti: ''Serve discussione aperta sulle idee di Fini''. D'Alema: ''Spero che il Governo sia più disponibile al dialogo''. Querela a Feltri dopo l'editoriale in cui si allude all'esistenza di un dossier a luci rosse anche su An. La terza carica in aula: ''Approfondirò in sede politica e giudiziaria''


Roma, 15 set. (Adnkronos/Ign) - Non c'è nessuna minaccia di rottura o ipotesi di formare un nuovo gruppo parlamentare. C'è, invece, la richiesta di riequilibrare i rapporti all'interno della maggioranza, perché in questo momento sono troppo sbilanciati a favore della Lega. Da qui la necessità di un tavolo permanente di confronto tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini per fare scelte condivise sul Pdl. E' questo uno dei passaggi chiave della lettera inviata dal presidente vicario del Pdl, Italo Bocchino, e firmata dagli ex di An, al Cavaliere e per conoscenza al capogruppo a Montecitorio Fabrizio Cicchitto. I deputati provenienti dal partito di via della Scrofa, chiedono che i due cofondatori del Popolo della libertà si vedano con maggiore frequenza per sciogliere tutti i nodi sul tavolo in vista delle prossime scadenza politiche ed elettorali, a cominciare dalle regionali.


"In qualità di deputati quotidianamente impegnati in Parlamento a sostenere l'attività del governo ci rivolgiamo a te per rappresentarti un disagio che richiede un intervento al fine di armonizzare le varie anime politiche e parlamentari che si ritrovano nel Popolo della Libertà”, si legge nella missiva in cui. "Riteniamo che sarebbe opportuno - afferma l'esponente del Pdl - un patto di consultazione permanente tra te e il cofondatore del Popolo delle Libertà Gianfranco Fini, al quale siamo politicamente e personalmente legati e con cui siamo entrati nel Pdl e in Parlamento. Riteniamo inoltre opportuno segnalarti la necessità di tenere dei vertici di maggioranza che coinvolgano tutto il Pdl, evitando la sensazione che dalle cene del lunedì venga fuori la linea dell'esecutivo e che questa sia di fatto condizionata dalla Lega a scapito del nostro partito".
"Ti sottoponiamo per ultima una questione non politica ma a nostro giudizio pericolosa e incomprensibile per gli effetti che produce. Ci riferiamo - spiega il vice presidente dei deputati Pdl - alle reiterate affermazioni offensive e calunniose de 'Il Giornale' diretto da Vittorio Feltri nei confronti di Fini. "Ferma restando la nostra convinzione sull'irreversibilità del bipolarismo e sull'impossibilità per chi come noi viene da An di prefigurare scenari di tipo diversi slegati dal Pdl e dalla tua leadership, ti preghiamo – conclude - di intervenire quanto prima per evitare che tali problematiche possano causare un corto circuito interno al nuovo partito".
Dopo un impasse iniziale tutti gli ex di An hanno firmato la lettera, anche i deputati vicini ai ministri Altero Matteoli e Ignazio La Russa, che avevano criticato l'iniziativa, hanno sciolto la riserva. I ministri, a quanto si apprende, avrebbero deciso di dare il loro via libera perché “le critiche all'iniziativa di Bocchino si limitavano al metodo e non certo al merito e al contenuto della missiva che sono del tutto condivisibili”.
Intanto, le diplomazie sono sempre al lavoro per far tornare il sereno tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Il giorno dopo il polverone suscitato dall'editoriale di Feltri, oggi pomeriggio Niccolò Ghedini, legale del premier e deputato del Pdl, è stato ricevuto dal presidente della Camera.

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