mercoledì 30 settembre 2009

Silvio: lunga vita a Santoro, ci porta voti E la D'Addario va ospite ad Annozero


Gongola sicuramente Michele Santoro. Le polemiche scatenate per la presenza in studio, nella puntata di giovedì sera, di Patrizia D’Addario sono lo spot migliore per rifare il boom di ascolti della prima puntata. Gongola anche Silvio Berlusconi, però, che mercoledì mattina dai microfoni di Sky ha augurato «lunga vita alla Dandini e a Santoro che non fanno altro che portare voti al centrodestra».Intanto su Annozero, come al solito, è bufera. «Avevo dato la mia disponibilità di massima a partecipare alla puntata di domani, che mi era stata presentata - dice Flavia Perina, direttore del Secolo d'Italia - come dedicata al ''sistema Tarantini'' e al rapporto tra il potere e le donne. L'annuncio della presenza in studio della signora D'Addario mi ha costretto a declinare l'invito, con la convinzione che una trasmissione così congegnata rischi di risolversi nella ricerca di facili effetti scandalistici. Ho troppo rispetto per la politica, e per il tema della dignità della donna, per affidarla a un confronto di questo tipo».Romani: "Verificare se D'Addario è compatibile con il servizio pubblico" - Più cauto Paolo Romani, viceministro alle Comunicazioni. «Do giudizi complessivi e non conosco il programma di domani sera. Leggo dalle agenzie di stampa che sarà ospite di Santoro Patrizia D'Addario: ci sarà il solito problema di verificare se un programma di questo tipo, con questo tipo di presenze e di interventi, sia compatibile con il servizio pubblico», ha dichiarato Romani, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla partecipazione dell'escort barese alla puntata di domani di Annozero.Dopo aver stigmatizzato la mini-fiction ambientata nei bagni di Palazzo Grazioli e proposta da Serena Dandini nella nuova edizione di Parla con me, partito ieri sera su Raitre, Romani ha spiegato di aver «visto solo un pezzetto del programma. E comunque – ha concluso – non do pagelle».Mercoledì mattina intanto il Cavaliere ha fatto un intervento a tutto campo ai microfoni di Sky. "...e telefonatemi, che mi sento solo...". Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi ripropone nuovamente, questa volta in diretta su Sky Tg24 Mattina, la battuta fatta ieri al termine del collegamento con 'Unomattina’. Quella di martedì era "appunto una battuta detta ironicamente - precisa il premier - accentuata da certa stampa. In realtà se c'è una cosa che non riesco a essere è proprio 'solo’, se non la notte, quando preparo i miei interventi e il lavoro del giorno successivo".
È un Cavaliere in piena forma, a tutto tondo. Che non tralascia alcun argomento: dalla politica al suo Milan, passando per lo scudo fiscale, il canone e le polemiche in Rai, il cinema (“Sono contento che l’Italia abbia scelto 'Baaria’ di Giuseppe Tornatore per la corsa all’Oscar al miglior film straniero, una scelta scontata. Credo che non ci possa essere italiano che si sottragga al piacere di vedere questo film, consiglio a tutti di andarlo a vedere - ha detto Berlusconi - e sono orgoglioso che sia stato prodotto da Medusa") fino ai temi etici e ai problemi morali, per cui "nel Pdl c'è sempre stata libertà di coscienza e sempre ci sarà". Unico tasto che non vuole toccare è quello dei magistrati: "Per amor di patria non parlo di magistratura".
Ma andiamo per gradi.
Lunga vita a Dandini e Santoro – “Lunga vita a Michele Santoro e Serena Dandini che non fanno altro che portare voti al centrodestra". Silvio Berlusconi era un fiume in piena: "Io no tanto tempo per guardare la televisione, ma da quel che so io non credo poi che questi programmi abbiano tanto successo". Quanto all’istruttoria su Santoro, "non me ne sono interessato e non mi voglio interessare di queste cose perché è facilissimo cadere in qualche tranello". E sempre a proposito di televisione, ha aggiunto il capo dell’esecutivo, “tutti possono stare in Tv quanto vogliono finché non si fa un uso criminoso della televisione, cioè finché non si utilizza la televisione per commettere dei reati, per esempio un reato che può essere fatto facilissimamente attraverso la stampa o la televisione è la diffamazione di qualcuno. Credo che questa sia una leva - aggiunge - che non può essere contraddetta da nessuno. Aggiungo che come editore ho l’orgoglio di aver dato vita a dei giornali e delle reti che non hanno mai fatto, nemmeno singoli programmi di attacco contro qualcuno. E questa - conclude - dovrebbe essere la regola che tutta la televisione e specialmente la tv pubblica pagata con i soldi di tutti"
Fiat e incentivi – Quanto all’appello dell’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne per una nuova serie di incentivi al settore auto, Berlusconi ha promesso che “responsabilmente esamineremo la situazione. Abbiamo fatto un intervento molto positivo nel settore auto, se quando scade il provvedimento c'è necessità e convenienza di rinnovarlo il governo non si tirerà indietro". Le parole di Berlusconi sono risultate gradite tanto all’ad di Fiat quanto al presidente del Gruppo Fiat Luca Cordero di Montezemolo “È incoraggiante. Ho apprezzato quello che ha detto”, ha sottolineato Sergio Marchionne, “Siamo disposti a lavorare con il sistema per trovare una soluzione sugli incentivi per l’anno prossimo e il 2011”.Dello stesso avviso anche Montezemolo: “Io penso che abbia perfettamente ragione nel senso che gli incentivi, non dimentichiamocelo, non sono denaro alle aziende ma incentivi ai consumi". Gli incentivi, rileva Montezemolo, "hanno portato tre fattori positivi in Europa: in Francia, in Germania, in Inghilterra e in Italia. Hanno rappresentato un freno al problema occupazionale e hanno evitato un aumento della disoccupazione in quel settore; hanno rappresentato un forte incentivo ai consumi e il ricambio del parco di vetture meno inquinanti e più ecologiche; hanno favorito tutta la filiera della componentistica". Con un coordinamento delle politiche europee, aggiunge il presidente del gruppo torinese, "è utile ripristinare gli incentivi per evitare un problema occupazionale, il problema più grave che ora dobbiamo affrontare". Quindi Montezemolo accoglie "con soddisfazione" le parole del premier che sono "condivisibili". Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se fossero necessari per il 2011, Montezemolo aggiunge: "Va visto in una logica e secondo l’andamento del mercato".
Crisi alle spalle - "Tutti i leader del G20 sono stati concordi nel ritenere che il peggio della crisi è alle spalle. Instillando fiducia la crisi potrebbe andare verso una ripresa e si potrebbe tornare a situazione precedente -ha aggiunto il presidente del Consiglio -. Con la fiducia, e senza paura, spiegando ai consumatori che non c'è ragione di cambiare il proprio stile di vita, perché il fattore psicologico è determinante".
Fini e libertà d’opinione – A proposito delle divergenze di opinione con il presidente della Camera Gianfranco Fini, il Cavaliere sottolinea come “Fini ha diritto alle sue opinioni su qualsiasi argomento. Dentro un grande partito - prosegue - le differenze rappresentano una grande ricchezza". Il premier aggiunge inoltre che "nel nostro partito c'è sempre stata libertà di coscienza sui temi che riguardano l’etica e la morale".
Libertà di stampa – Nell’intervista a Sky Yg24 Mattina c’è anche spazio per la manifestazione in programma sabato 3 ottobre a Roma. "Una farsa assoluta". Non usa mezzi termini Silvio Berlusconi nel criticare l’iniziativa: “In Italia c'è una tale libertà di informazione da non poter essere confrontata con nessun altro Paese, tutte le persone lo sanno. La manifestazione è una farsa che ci fa del male, questa anti italianità fa del male al Paese".
Cuore rossonero – Un piccolo dolore al cuore del presidente del Consiglio, quest’anno, viene da uno dei suoi grandi amori, il Milan: "Il Milan non attraversa una fase positiva, anche se resta la prima squadra al mondo. Quella se fosse un disastro era una domanda, e io ho detto che questi giorni non sono il periodo che ci da più soddisfazione. Come al solito la stampa fa il suo mestiere e cerca sempre il titolo".
Futuro per gli italiani – Cosa farà Berlusconi da grande? È questo l’ultimo argomento che il premier ha deciso di trattare nell’intervista: "Il mio futuro sarà di grande impegno e al servizio dell’Italia e degli italiani, così come fatto finora con una straordinaria squadra di governo e con una straordinaria maggioranza. Noi andremo avanti nella realizzazione del programma - aggiunge il premier - avendo messo avanti a tutto l’impegno di rispettare tutti gli impegni presi con i cittadini e noi li rispetteremo fino all’ultimo".

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