giovedì 30 luglio 2009

Venerdì dal Cipe via libera a 4 miliardi per la Sicilia. In Cdm il piano per il Sud


Palermo - (Adnkronos/Ign) - Annunciata dal premier Berlusconi, servirà a sbloccare una parte delle risorse già stanziate per l'isola. Micciché: ''Lo sblocco dei fondi Fas una vittoria''. L'ultimatum di Lombardo sul piano: ''Si risolva definitivamente la vicenda''. Tremonti: ''I soldi ci sono, rifarei la Cassa per il Mezzogiorno'''.

Venerdì dal Cipe via libera a 4 miliardi per la Sicilia. In Cdm il piano per il SudPalermo, 29 lug. (Adnkronos/Ign) - La riunione del Cipe di venerdì, annunciata dalle parole del premier Silvio Berlusconi, servirà a sbloccare una parte, circa 4 mld, delle risorse già stanziate a favore della Sicilia.

E' quanto riferiscono fonti della maggioranza. Per l'Isola ci sono infatti a disposizione ben 14,8 miliardi di euro di provenienza comunitaria, nazionale e regionale, distribuiti tra i diversi fondi Fesr, Fes, Feasr, Fep e i tanto discussi soldi del Fas.
L'intervento sarà finalizzato al raggiungimento di obiettivi già individuati. Sarebbe stato lo stesso presidente del Consiglio ha chiarire che la priorita' politica spetta al nodo siciliano e che solo in un secondo tempo il piano sara' esteso al resto del Mezzogiorno.
"La convocazione del Cipe, fissata per venerdì prossimo, è un risultato del quale sono estremamente soddisfatto'', dichiara Gianfranco Micciché, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al Cipe. ''Lo sblocco dei fondi Fas - rimarca - rappresenta per me una vittoria ed è il primo passo per il raggiungimento di una serie di obiettivi per il Sud dei quali parlerò domani con il presidente Berlusconi".
''Venerdi' si riunirà il Cipe: e' opportuno che in quell'occasione si risolva definitivamente la vicenda dello sblocco delle somme Fas destinate alle regioni meridionali'', aveva dichiarato oggi il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, cha ha aggiunto: "Abbiamo registrato nei giorni scorsi l'impegno del presidente del Consiglio a intervenire a favore del Mezzogiorno. Ma lo sblocco delle somme non e' ancora all'ordine del giorno della seduta del Cipe di questo fine settimana. E non risolvere la vicenda in questa occasione sarabbe in realta' molto grave.
E' opportuno che Berlusconi intervenga disponendo la trattazione e l'approvazione della deliber. Da parte nostra - ha aggiunto il governatore - abbiamo fatto tutto ciò che ci e' stato chiesto, rimodulando secondo le indicazioni il piano di attuazione regionale per l'impiego dei quattro miliardi e 93 milioni di euro destinati alla Sicilia''.
"Con Micciche' (il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ndr) ci sono molte sintonie, ma non solo con lui. Ci sono con tanti uomini e donne che si stanno battendo perche' in Italia si parli di Mezzogiorno, di una questione meridionale che era stata archiviata o derubricata a questioni di criminalita' o inefficienza. La posta in palio e' importante", Ha detto il presidente della Regione siciliana.
"Quando il presidente del Consiglio - ha aggiunto - mi dice 'faccio un piano straordinario per il rilancio Mezzogiorno, immediatamente ci impegnamo sui Fas', io non posso non registrare la svolta con favore, salvo poi non farsene nulla. Ad esempio, quando si riunira' il Cipe potrebbe essere affrontato il nodo del Fas, se non verrà fatto sollevero' l'argomento in sede europea".
Il governatore ha assicurato che con il sottosegretario Micciche' portera' avanti "questa questione del Sud. Io continuero' a dialogare con il governo". E sull'atteggiamento dei suoi parlamentari ha aggiunto: "Se fossimo stati 50 non saremmo stati costretti ad abbandonare l'Aula, avremmo potuto cambiare la politica del Governo".
E sottolinea: "Io non voglio un ministro per il Sud, se c'e' tanto meglio perche' serve a svolgere una funzione di sentinella all'interno dell'Esecutivo, io voglio un intero governo per il Sud, un presidente del Consiglio e un intero Parlamento per il Sud, o meglio per un'Italia che si accorga che Mezzogiorno ha bisogno di una mano, perche' superando il divario cresce l'intero Paese, non solo la Sicilia o la Calabria" ha detto il presidente della Regione siciliana.
In serata l ministro dell'Economia Giulio Tremonti rimarca:"La questione meridionale è una questione nazionale. Va affrontata mettendo i soldi, e ci sono, e mettendo una politica che non può essere segmentata regione per regione". Il problema del Mezzogiorno "non credo sia un problema di fondi pubblici", aggiunge il ministro secondo cui sarebbe necessario riaprire la Cassa del Mezzogiorno: "se dipendesse da me rifarei la Cassa per il Mezzogiorno. Non vedo alternative", conclude Tremonti.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/?id=3.0.3596015389

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