lunedì 20 luglio 2009

Giustizia, parte da Venezia la rivoluzione tecnologica.


Venezia - (Adnkronos) - Siglata un'intesa tra il ministro della Pubblica amministrazione Brunetta, dal Guardasigilli Alfano e dal presidente della Corte d'Appello del capoluogo veneto Romei Pasetti. Obiettivo, migliorare l'efficienza dell'apparato pubblico e ottimizzare le risorse personali oggi dedicate ad attività ancora scandite dai tempi della burocrazia cartacea. Il ministro della Giustizia: "Quando la digitalizzazione sarà compiuta avremo una grande svolta"


Venezia, 20 lug. - (Adnkronos) - Riduzione della durata dei processi civili, risparmio dei costi dovuti alle comuncazioni tradizionali e nel miglioramento dell'efficienza dell'apparato pubblico con la possibilita' di utilizzare meglio le risorse personali oggi dedicate ad attivita' ancora scandite dai tempi della burocrazia cartacea.


Sono questi gli obiettivi dell'intesa firmata oggi a Venezia dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, dal ministro della Giustizia Angelino Alfano e dalla presidente della Corte d'Appello di Venezia Manuela Romei Pasetti e dai presidenti dei Tribunali e dei consigli degli Ordini degli avvocati di Bassano del Grappa, Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza per l'attuazione di programmi di innovazione digitale nel settore della giustizia.
I ministri Renato Brunetta e Angelino Alfano hanno spiegato che si tratta di un programma ambizioso che coinvolgendo la Corte d'Appello, i giudici e i Tribunali veneti, si propone il miglioramento dell'apparato giudiziario attraverso metodi di lavoro che sfruttino meglio le potenzialita' degli strumenti dell'Itc. Dunque, non soltanto tecnologia, ma anche soprattuto un programma di collaborazione per mettere a punto procedure previste dalle norme, ma che ancora non hanno trovato piena attuazione nella pratica corrente.
''La giustizia italiana avra' una grande svolta quando la digitalizzazione sara' compiuta'', ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Il Guardasigilli ha quindi sottolineato che ''il sistema giustizia avra' una grande spinta da tre grandi missioni che sono lo smaltimento progressivo dell'arretrato del contenzioso giudiziario nel nostro Paese. Appunto, la digitalizzazione della giustizia che permettera' una maggiore efficienza. E terzo, la civilta' della detenzione con la costruzione di nuove carceri''.

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