martedì 30 marzo 2010

Riforma fiscale, Tremonti: ''Sarà la più grande, è la sfida dei prossimi tre anni''


Il ministro dell'Economia alla presentazione delle conclusioni della missione del Fmi: ''Raccogliamo la sfida sulle misure strutturali''. Il Fondo monetario internazionale: ''Contenere la spesa per consolidare la ripresa''

L'Italia raccoglie la sfida sulle riforme strutturali, lanciata dall'Fmi. A margine della conferenza stampa sulla presentazione del documento finale del Fondo monetario internazionale, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sottolinea: ''Condividiamo l'analisi, apprezziamo le valutazioni e le cose positive dette sull'attività di governo e raccogliamo la sfida per le riforme. Abbiamo tre anni davanti e faremo le riforme strutturali necessarie per l'Italia''.

Quella fiscale ''è la più grande riforma che uno può immaginare nel campo economico. Pensiamo sia la sfida per i prossimi tre anni'', ha spiegato Tremonti nel corso della conferenza stampa. Per l'Fmi infatti ''i prossimi anni offrono un'importante opportunità per raggiungere ambiziosi programmi di riforme strutturali''.

''Raccogliamo la sfida'', sottolinea il ministro che aggiunge: ''chiederemo al Fondo un contributo sulla consulenza e l'analisi per i nostri programmi futuri''. Tremonti sottolinea quindi che la riforma fiscale ''per noi è la riforma delle riforme. E' una riforma - aggiunge - che allinea il nostro sistema al tempo che viviamo''.

Riguardo poi ai conti pubblici, il ministro conferma che la correzione del deficit per il 2011 sarà dello 0,5%. Tremonti assicura poi che il federalismo non farà aumentare i costi, al contrario è stato fatto ''solo nella prospettiva di ridurre le spese''. Il ministro ricorda quindi che ''già abbiamo fatto un pezzo del federalismo, manca la componente fiscale''. Infine, Tremonti sottolinea come l'Fmi abbia espresso un giudizio positivo sulla riforma del sistema pensionistico che ha il merito secondo il Fondo di correggere gli squilibri del passato. ''E' una valutazione oggettiva e positiva nella quale ci riconosciamo'', ha commentato il ministro.

Da parte sua Antonio Spilimbergo, membro della delegazione Fmi per l'Italia, presentando al ministero del Tesoro le conclusioni della missione annuale dell'Fmi, ha sottolineato come per consolidare la ripresa in corso per l'Italia "è importante contenere la spesa pubblica, evitando un livello elevato che spaventi gli investitori: è stato fatto un buon lavoro, ma bisogna ridurre il livello del debito pubblico, una eredità del passato" grazie a "riforme strutturali". Valutazioni condivise dal ministro Tremonti per il quale la ripresa si afferma "certamente non distruggendo il bilancio pubblico".

Nel caso del nostro Paese, ha detto l'esponente del Fmi, "la fiducia dei consumatori e degli investitori è stata un elemento cruciale: in Italia i consumatori sono sempre stati molto prudenti e il tasso di risparmio è rimasto altro anche durante la crisi".

Per l'esponente del Fmi a livello internazione "c'è una ripresa, fondata sulla domanda esterna ma basata anche sull'aumento delle scorte, scese durante la crisi. Ma la ripresa non si è ancora completamente affermata, dipende da cosa succede in Europa". "Per alcuni anni - ha aggiunto Spilimbergo - la crescita sarà bassa non solo in Italia. D'altronde anche la ripresa internazionale è a differenti velocità".

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