sabato 13 marzo 2010

P.A., Brunetta: ''Stop alle raccomandazioni arrivano i concorsi 'chiavi in mano'''


Concorsi pubblici 'chiavi in mano' per porre un freno alle raccomandazioni e risparmiare tempo e denaro. E' la nuova scommessa messa in piedi dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta che punta ad offrire alle pubbliche amministrazioni, centrali e periferiche, un servizio completo per la realizzazione dei concorsi. "Stiamo lanciando un programma che si chiamerà 'Vinca il migliore' e che collega Formez Italia con la Bocconi per offrire a tutti gli enti pubblici, centrali e periferici, dal piccolo comune al grande, il nostro servizio chiavi in mano per la realizzaZione di concorsi", spiega Brunetta in un'intervista all'ADNKRONOS . L'idea è quella di sgravare gli amministratori di un 'peso' e di liberarli da possibili pressioni.

"Siamo in grado -spiega- di fornire un servizio completo a costi ridotti, dalla preparazione del bando alla preselezione, dallo svolgimento delle prove alla certificazione fino alla proclamazione e alla formazione dei vincitori, per evitare che di volta in volta una amministrazione si metta a organizzare un concorso senza neanche sapere da dove cominciare... ". Il tutto in un'ottica di dematerializzazione e di semplificazione. "L'ente pubblico potrebbe essere permeato da sollecitazioni di vario tipo, - continua Brunetta - per questo l'incarico dovrebbe essere dato a un'agenzia terza, in maniera 'blind' (cieca). L'agenzia, che viene chiamata da un comune del profondo sud o del profondo nord, invece non può essere permeata - sostiene ancora il ministro - così siamo in grado di liberare gli amministratori dalle eventuali sollecitazioni che sono fonti solo di problemi". Naturalmente le pubbliche amministrazioni sono libere di scegliere se usufruire del servizio o meno, il pacchetto ha un costo anche se inferiore a quanto costerebbe farselo in proprio.

"Non c'è alcun obbligo da parte dell'ente ad affidare un concorso a Formez-Bocconi - spiega Brunetta - tuttavia c'è la garanzia di una buona reputazione". Il ministro infatti, racconta di aver voluto la joint venture con l'Università Bocconi "per avere il meglio delle esperienze internazionali". Il comune di Napoli sta sperimentando il sistema 'chiavi in mano' e lunedì prossimo chiuderà i battenti del concorso-corso Ripam per 530 posti di lavoro, per la presentazione delle domande esclusivamente on line . "Il primo ad averci chiesto il servizio è il comune di Napoli, ed e' sintomatico" commenta il ministro. La previsione è di chiudere il concorso entro un anno solare, con notevoli risparmi di denaro, molti comuni infatti, non indicono bandi proprio per non affrontare spese insostenibili. Anche il risparmio di tempo ha un altro risvolto sotto il profilo della qualità, siccome spesso dall'inizio del percorso all'assunzione passa moltissimo tempo, le gradutorie possono risultare vecchie, ovvero i vincitori di concorsi, i migliori, spesso finiscono per rinunciare al posto perché nel frattempo hanno trovato un'altra occupazione. Il nuovo sistema tra l'altro, prevede una sorta di riforma dei concorsi a partire dai quiz, improntati a nuove formulazioni (più scientifiche) e con processi di valutazione automatizzati che garantiscono una maggiore oggettività di giudizio, di qui il contributo anche dell'Università Bocconi. Modifiche normative in vista sotto il profilo della sicurezza e dell'ambiente dove si svolgono i concorsi (distanza tra posti, sterilizzazione del segnale telefonico, ecc). Formez Italia, la nuova Spa, presieduta da Secondo Amalfitano, la cui mission va dalla formazione all'accesso nella pubblica amministrazione, comunque metterà a disposizione di Regioni, Comuni e Province il 24% del capitale per consentire un azionariato diffuso.

Il ministro ha poi parlato del fenomeno della corruzione. Promettendo che sarà presto disponibile una mappa del rischio corruttivo basata non solo sulle denunce ma anche sull'osservazione dei fenomeni. E' quanto garantisce Brunetta dopo la recente approvazione del ddl anticorruzione da parte del Consiglio dei ministri, un provvedimento che prevede l'istituzione di un osservatorio e di piani anticorruzione da parte delle singole amministrazioni che dovranno convergere in un unico piano nazionale. "La corruzione è un argomento molto caldo e avere un osservatorio analitico che mette sotto osservazione continua i fenomeni, non solo le denunce, ma tutti i fenomeni - spiega Brunetta - è un elemento di trasparenza e chiarezza che fa da 'pendant' al piano". D'altra parte, continua il ministro, "noi non abbiamo attualmente una statistica organica sui temi della corruzione, per cui vengono fuori spesso allarmi motivati, a volte immotivati con statistiche più o meno credibili". Cosi' invece, verra' messa a punto "una mappa del rischio corruttivo - sostiene Brunetta - in modo da indirizzare eventuali investimenti per combattere il fenomeno in determinate aree piuttosto che in altre, in determinati passaggi o tipologie, dove porre maggiore attenzione. Saranno i singoli dirigenti a fornire le informazioni al dipartimento della Funzione pubblica".

Infine l'economia e la questione Fiat: "I posti di lavoro vanno difesi però la logica di una multinazionale è quella di una multinazionale. Quindi fa bene il ministro Scajola a trovare tutte le soluzioni alternative e la Fiat, dal canto suo, ha il diritto di essere un player globale". Così Brunetta in merito a un possibile futuro meno italiano per il Lingotto. "Noi non possiamo essere orgogliosi della Fiat quando si compra la Chrysler e - spiega - vergognarci quando ... è la stessa Fiat. Bisogna essere equilibrati".

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