lunedì 22 marzo 2010

Con le indicazioni della sinistra, la disoccupazione sarebbe alle stelle


Nei giorni scorsi, durante un’audizione nella Commissione Lavoro della Camera, i rappresentanti della Fiat hanno fornito una valutazione molto indicativa e chiara degli effetti della cassa integrazione durante la crisi.

Nel corso del 2009, il gruppo si è avvalso di 30 milioni ore di cig. In termini di unità di lavoro il dato equivale a 20mila persone in meno (in Italia il gruppo occupa 80mila lavoratori sui 190mila complessivi in tutto il mondo). Aggiungendo all’uso della cassa altre misure come l’esaurimento di periodi di ferie residue o di permessi non goduti (per complessivi 24 milioni di ore) si sarebbero dovute aggiungere altre 12 mila persone che, invece, non hanno perduto il posto.

Questo risultato è sicuramente derivato sia da un sistema di protezione sociale che, pur con tutti i suoi limiti, ha saputo reggere l’impatto con una crisi violenta, improvvisa e profonda, sia da una scelta di evitare il più a lungo possibile la via d’uscita dei licenziamenti. Ovviamente, la Fiat costituisce una sorta di caso di scuola; ma in generale le scelte adottate dalle imprese sono state caratterizzate da un alto senso di responsabilità e sono state in grado – almeno fino ad ora – di evitare maggiori costi sociali.

Il Governo ci ha messo sicuramente del suo. Si può sostenere all’infinito che la cassa integrazione in deroga è uno strumento rozzo. Si deve riconoscere, tuttavia, nel medesimo tempo, che il meccanismo ha funzionato. Nessun altro tipo d’intervento avrebbe potuto operare, in maniera tanto sollecita, in un contesto in cui le imprese avevano la necessità, nel giro di pochi giorni, di risposte concrete. E’ a questo punto che vien fatto di porre alcune domande alla sinistra che ha reclamato e reclama profonde riforme del sistema degli ammortizzatori sociali. La prima è la seguente. Se all’inizio del 2009 il Governo avesse seguito i suggerimenti dell’opposizione e si fosse fatto carico di finanziare, non già la cig in deroga, ma un’indennità ‘universalistica’ di disoccupazione, quale sarebbe stata l’indicazione recepita dai datori di lavoro? Noi crediamo che si sarebbe trattato di un invito a licenziare e non di un’esortazione a prendere tempo avvalendosi della possibilità di sospendere il lavoro. Insomma, la sinistra è malata di retorica. In mancanza della legge dove appiccicare il cartello della riforma tutto il resto non ha valore.

Il Governo, ad esempio, ha trovato il modo di risolvere in via amministrativa (attraverso alcune circolari del ministero del Lavoro e dell’Inps) il problema di garantire alle imprese lunghi periodi di cassa integrazione.

E’ noto che la cig ordinaria (cigo) può durare solo 52 settimane, trascorse le quali per passare alla cig straordinaria (cigs) occorre compiere un vero e proprio salto di qualità ed incamminarsi, cioè, lungo un processo di ristrutturazione con tutte le sue conseguenze, incluso il piano degli esuberi. In sostanza è stato messo a fuoco il concetto di "evento improvviso e imprevisto" che genera la "crisi aziendale" riferibile non solo a vicende interne alla singola impresa ma a tutte le situazioni quali "riduzione delle commesse, perdita di quote di mercato interno o internazionale, contrazione delle esportazioni, difficoltà di accesso al credito".

Di conseguenza, sulla base di questi nuovi orientamenti interpretativi si è ritenuto che rientrasse nelle fattispecie previste il caso dell’azienda la cui crisi fosse riconducibile alle causalità indicate. La stessa azienda potrà accedere alla cig straordinaria immediatamente dopo e "senza soluzione di continuità" con la cigo, una volta superato il limite delle 52 settimane.

E’ stato altresì precisato che per valutare il limite massimo si deve tener conto non di un’intera settimana di calendario, ma dei giorni effettivi di sospensione del lavoro. Come si vede, si possono fare tante cose utili senza il clamore della propaganda.

La settimana scorsa – l’ultima prima che la Camera prendesse una pausa in vista delle elezioni – vi è stato un dibattito in Aula sulla crisi a cui hanno preso parte, tra gli altri, Tremoni e Bersani. L’opposizione l’aveva chiesto ed ottenuto. La discussione è stata utile ed interessante. Alla fine, quel dibattito durato un intero pomeriggio non ha portato un sol posto di lavoro in più. Ma – come abbiamo già ricordato – la sinistra è ammalata di retorica.

3 commenti:

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  2. La sinistra non è semplicemente ammalata di retorica.

    Ma è ben armata di bugie, di evidenze taciute, di demagogiche follie.

    Ovunque siano stati al potere, son stati capaci di trasformare la crisi in disgrazia..

    Si tratta semplicemente di "DISINFORMAZIONE" studiata a tavolino.

    Alcuni esempi?:
    “ IL TEMPO” del 18/12/2008 “appalti, bufera a Napoli” Romeo e Roma, 11 anni a servizio delle giunte Rutelli-Veltroni: 80mila euro per ogni chilometro di asfalto sulle arterie della Capitale, quasi 15 volte in più di una città come Bologna. I conti sono molto semplici (720:15 uguale a 48) 720 – 48 uguale a 672 milioni di euro SPARITI?

    Rutelli al riguardo dichiarerà :
    “Aggiudicazione che - a mio parere - è stata una pagina amministrativa ineccepibile”.

    RICORDATEVELO ALLE URNE !!!
    Leggo:”la Bonino pratica uno dei 10'141 aborti da lei promossi nel 1975, quando l’aborto era considerato omicidio, si serve di una POMPA DA BICICLETTA PER ASPIRARE IL BAMBINO DALL’UTERO, e di UN VASO DI MARMELLATA(Quest’ultimo, diceva “è un buon motivo per farsi quattro risate”)

    All’epoca è fondatrice del CISA, associazione che sostiene l’aborto e la sterilizzazione, membro dell’AIED, guidata da L. De Marchi, che propone la “pianificazione demografica” di Stato sino alla regolamentazione legislativa del problema della sterilizzazione e del limite dei figli per coppia e da Guido Tassinari, grande promotore in Italia dell’eutanasia.“ Ma tornando ai giorni nostri vi segnalo L'ultima di Pannella: «Presidente Napolitano, rinuncio alla cittadinanza» (15/2/2010 IL GIORNALE)

    Bonino nel Lazio con il Pd e in Lombardia contro il Pd. Ma i due maggiori candidati sono eletti consiglieri regionali. In caso di sconfitta, Bonino resterà nel Lazio a fare opposizione (dimettendosi da vicepresidente del Senato), o preferirà la sua comoda poltrona di Palazzo Madama?

    Forse per questo ora “SCIOPERO DELLA FAME” insieme ad Angelo Bonelli?

    La "lista Bonino" nel 1999 proponeva 20 referendum abrogativi di cui ben 11 riguardano il lavoro e il sindacato.

    Chiese anche l’abrogazione "Istituzione del servizio sanitario nazionale" Una sanità per i ricchi e una per i poveri ?

    Le bestemmie della Bonino in TV a Capezzone.. Dopo”trans”e cocaina? Il suo Tinto Brass propone: “EROS E LIBERTA’”!Sarà contento CATARCI che per la prostituzione: propone<..un parco dell’amore per ogni municipio..>

    Le coppie di fatto? Voler affidare in adozione ad una coppia gay un bambino con due padri..due madri ? Si stà passando il limite? Giusta la massima libertà individuale! Và rispettata anche la libertà di un bambino di crescere ed essere educato da un padre e una madre?

    Cicciolina? Toni Negri, Sergio D’Elia dalla Bonino voluti in Parlamento? Mambro e Fioravanti nel comitato elettorale 17 ergastoli in due! Oliviero Diliberto dichiara:"..E' indecente!”

    Si.. sono veramente "INDECENTI"

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  3. Caro Pietro non posso che essere d'accordo con te; sono indecenti, fanno schifo ed e' bene che la gente sappia!!!!

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