lunedì 5 ottobre 2009

Pa, la riforma piace a Confindustria e sindacati (non alla Cgil)


Roma, 5 ott (Velino) - Potrebbe arrivare già venerdì in Consiglio dei ministri la definitiva approvazione della riforma della Pubblica amministrazione. Lo ha annunciato il ministro della Pa e dell’innovazione Renato Brunetta al termine della consultazione con le parti sociali avvenuta oggi a Palazzo Chigi. Il decreto, ha specificato il ministro, entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale anche se ci sarà un periodo di sperimentazione “per verificare il buon funzionamento delle norme contenute nel decreto legislativo”, con rendiconti semestrali che verranno riferiti in Parlamento. Le verifiche, spiega Brunetta, “saranno incrociate, in modo tale che non solo il Parlamento ma anche le parti sociali siano informate dello stato di attuazione della riforma”. Durante la conferenza stampa Brunetta ha espresso soddisfazione per l’incontro con le parti sociali e ha sottolineato la velocità dell'iter seguito dal decreto legislativo: “Sono passati 14 mesi da quando il testo della legge delega è stato approvato per la prima volta in Consiglio dei ministri: una riforma così complessa ha quindi trovato attuazione in tempi molto rapidi”. Brunetta ha sottolineato che “il 98 per cento del testo del provvedimento è rimasto lo stesso rispetto a quello approvato dalla Conferenza unificata” dove sono state acquisite 30 modifiche, già esaminate dal Parlamento e quindi già inserite nel testo della delega.
Positive le reazioni dei sindacati, a eccezione della Cgil, allo schema di decreto legislativo. La Confsal – la Confederazione sindacale autonoma – condivide il decreto, individuandone comunque alcune “rigidità” (“con particolare riguardo alla procedura della valutazione”); la Uil sottolinea invece come si tratti di “un testo migliorato rispetto a quello inizialmente presentato” e dà il suo ok “all’applicazione del dispositivo legislativo come presentato, rafforzando la contrattazione”. La riforma del lavoro pubblico potrà trovare attuazione solo con il confronto “con i 3,5 milioni di lavoratori. E la scelta di avviare la sperimentazione di 24 mesi lo conferma”, aggiunge il segretario confederale della Cisl, Gianni Baratta. “L’obiettivo che sta a cuore della Cisl – continua il dirigente sindacale – è una riforma che vada alla ricerca di una maggiore competitività attraverso un sistema negoziale da tutti condiviso”. "Non tutto è perfetto, - ha concluso Baratta - ma il testo del decreto è cambiato molto grazie al contributo della conferenza Stato-Regione, al Governo e ai sindacati".
Apprezzamento è stato espresso anche da Confindustria, secondo cui “i principi generali e i dettagli in cui il provvedimento si articola” sono “presupposti essenziali per restituire efficienza ed efficacia alla Pubblica amministrazione”. “Riteniamo - ha dichiarato il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli - che questo sia un passaggio essenziale per rilanciare la produttività e la crescita del Paese e per migliorare i livelli retributivi dei lavoratori”. Contraria la Cgil, secondo cui il provvedimento, ha detto il coordinatore nazionale del dipartimento settori pubblici della Cgil, Michele Gentile, “non aumenterà l'efficacia del pubblico impiego e rischia anche di portare a una riduzione degli stipendi, non essendoci in Finanziaria risorse adeguate per il rinnovo contrattuale. Nell'incontro a Palazzo Chigi “abbiamo ribadito le ragioni della nostra contrarietà a un provvedimento che, per come è costruito, è probabile che non aprirà una fase di maggiore efficacia della pubblica amministrazione”. Le norme discusse oggi prevedono sospensioni dal servizio fino al licenziamento e multe per i dipendenti più indisciplinati, assenteisti e fannulloni. Ma anche sanzioni e sospensioni per i dirigenti che non hanno ben vigilato. In compenso sarà valorizzata la qualità del lavoro, con meccanismi premiali (non più a pioggia ma per fasce di merito) e incentivi di natura economica per le amministrazioni più efficienti, come ha già iniziato a fare il ministro in questi ultimi mesi.

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