domenica 11 ottobre 2009

Giustizia, Berlusconi: ''Separare le carriere. In Francia e Inghilterra magistrati sono sotto al governo''


Benevento, 11 ott. (Adnkronos) - "Non credo che si possa consentire di rivolgere infamie, improperi, insulti e volgarità" di fronte "ad un premier eletto direttamente dal popolo, bisogna cambiare questa situazione".

A sottolinearlo è il premier Silvio Berlusconi (nella foto) nel suo intervento alla Festa della Libertà di Benevento alla luce delle polemiche di questi giorni sul Lodo Mondadori e quello Alfano. Il Cavaliere cita gli ultimi sondaggi in suo possesso: "Nei miei confronti c'è il 68% dei consensi".
Dal palco del Palatedeschi di Benevento, il Cavaliere punta il dito soprattutto sulla stampa estera, che con le sue "accuse assurde" contro il premier danneggia l'immagine del paese. "Da qualche mese a questa parte", dice, ci sono "alcune assurde e ridicole accuse e critiche che fanno male e danneggiano l'immagine del paese. Anzi se mi consentite il termine, si tratta di accuse che sputtanano il presidente del Consiglio, il paese e la nostra democrazia".
Poi, tornando a parlare del Lodo Alfano dopo la bocciatura da parte della Consulta, il premier sottolinea: "Non ho mai detto una parola fuori luogo su questa vicenda". "In moltissime democrazie - ricorda il presidente del Consiglio - non c'è bisogno di questa norma perché in Francia e in Inghilterra i pm non sono autonomi e indipendenti nel più alto arbitrio ma sono sottoposti al ministero della Giustizia e all'esecutivo".
"Quando il presidente del Consiglio si rivolge alla magistratura perché gli hanno dato del 'buffone' - spiega Berlusconi - la magistratura dice che è stata una goliardata. Anche per questo occorre chiarire i rapporti tra giudici e istituzioni"
E sulla Corte Costituzionale aggiunge: "Non si puo' continuare così. Abbiamo una Corte Costituzionale che ha tenuto un comportamento assolutamente sleale verso il Parlamento. Non si può andare avanti con una Consulta come questa con 11 giudici di sinistra. Non è un organo di garanzia ma un organo politico". Il premier invita quindi a cambiare l'attuale situazione e a "evitare che si replichino" cose del genere.
E ancora sulla giustizia, conferma: "Abbiamo allo studio, ma è pronta, la riforma del processo penale con la separazione dei pm dai giudici. Si tratta di una riforma fondamentale". Ribadendo che le intercettazioni vanno bene solo per reati gravi, spiega: "Abbiamo una modifica che è già stata presentata in Parlamento e riguarda le intercettazioni telefoniche che sono una patologia solo italiana".
Il capo del governo ricorda quanto accaduto nel '94, quando cadde il suo primo governo in seguito a un avviso di garanzia al premier. "Stanno cercando di fare ora la stessa cosa - dice - Ma state sereni su questo: non accadrà, non c'e' nessun dubbio. Vi do la più ampia garanzia che porteremo a termine il mandato che ci è stato affidato dagli italiani".
"Venendo qui e leggendo i giornali - ha proseguito il presidente del Consiglio - mi sono chiesto cosa davvero sia cambiato dal '93 quando l'intervento della magistratura fece fuori tutti i partiti e tutti i protagonisti di quei partiti furono costretti a lasciare la politica e qualcuno anche l'Italia. Mi sono risposto che oggi di diverso c'è il fatto che abbiamo il consenso del 68% degli italiani e che c'è il Popolo della libertà. Insomma, di diverso ci siamo noi".
''Ci troviamo di fronte ad una opposizione che non si sa più cosa sia. Il Partito democratico? Sono ancora i vecchi comunisti di sempre!", taglia corto il Cavaliere mentre a Roma si sta svolgendo la convenzione del Partito democratico. "Non hanno nei propri valori quello della democrazia. Non credono nella democrazia", rincara la dose il premier, ''pensano che il popolo sia un bue narcotizzato dalle tv e che il governo debba essere portato avanti da elite".
Quindi il Cavaliere annuncia un piano per realizzare carceri con 20 mila nuovi posti. "Mercoledì, insieme al ministro Alfano prepareremo un piano contro il sovraffollamento delle carceri che consentirà di avere 20 mila nuovi posti".
"Siamo consapevoli che se vogliamo sviluppare il paese dobbiamo sviluppare il nostro Sud", sottolinea poi il premier, precisando che il piano per il Mezzogiorno messo a punto dal governo non è ancora pronto. "Abbiamo allo studio un piano decennale - spiega - che si baserà su quattro pilastri, a partire dalla lotta alla criminalità organizzata. Non siamo pronti e quindi e non possiamo ancora presentarlo. C'è stata una lunga discussione nell'ultimo Cdm e continuano gli incontri".
"Stiamo lavorando, abbiamo fatto molte cose positive...", dice ancora il capo del governo chiudendo la prima Festa della libertà al palasport di Benevento. Il premier rivendica i risultati ottenuti fino ad ora dal suo governo: dall'emergenza rifiuti a Napoli al terremoto in Abruzzo alla politica estera e a quella contro gli immigrati clandestini.
Dalla platea una donna comincia a gridare invitando il governo ad andare via. Il premier replica dal palco: "Non seguiamo il cattivo esempio di chi grida 'fuori il governo da Palazzo Chigi'. Non rispondiamo, siamo comprensivi perchè siamo dei liberali!".
"Io santo subito? no aspettiamo...", scherza poi Berlusconi replicando a qualcuno che dalla platea dell'assise sannita del Pdl grida: 'Santo subito!'.

1 commento:

  1. quello che non capisco, scusatemi, perchè Berlusconi continua a dire di essere eletto dal popolo.
    E' una strategia per preventivare la prossima legge elettorale?

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