domenica 29 novembre 2009

La lotta alla criminalità organizzata con il governo del mafioso Berlusconi: +87% arresti latitanti, +53% operazioni di polizia

Sicuramente con quel mafiosone di Berlusconi la criminalità organizzata starà tranquilla da quando c’è il premier.

Infatti

377 operazioni di polizia con un incremento del +53% rispetto ai 18 mesi precedenti che hanno portato a 3.630 arresti (916 di affiliati a Cosa Nostra, 571 alla ‘ndrangheta, 1.465 alla camorra e 498 alle organizzazioni pugliesi”. Sempre al 31 ottobre di quest’anno lo Stato ha potuto mettere a segno, poi, 282 arresti di latitanti (+87%) con la cattura di 15 latitanti tra i piu’ pericolosi ancora in circolazione ai quali vanno aggiunti i 37 latitanti arrestati e posti nella lista dei 100 piu’ pericolosi.

e ancora

Nel 2007 è stato sequestrato un patrimonio di 3,5 miliardi di euro, l’equivalente di una manovra finanziaria. Nel 2008 si è saliti a 4,5 miliardi e i numeri per il 2009 raccontano un ulteriore balzo verso l’alto: cinque miliardi e 372 milioni di euro, il 50 per cento in più rispetto ai 17 mesi precedenti all’aprile 2008.

In particolare in Campania bisogna rivendicare il Modello Caserta

Dalla strage di Castel Volturno in avanti il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, presiede un vertice regolare con investigatori e giudici a Caserta per coordinare lo smantellamento del clan dei Casalesi, il clan più feroce e di vertice che controlla il territorio. A un anno di distanza Maroni parla ormai di un “modello Caserta”, che ha portato all’arresto del superlatitante Giuseppe Setola e di altri 660 affiliati ai clan e al sequestro di 300 milioni di euro soltanto nel casertano

E infine riepilogo delle norme attuate dal Governo contro la criminalità organizzata

Norme antiriciclaggio, norme contro le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, i benefici per le vittime della criminalità organizzata, norme che escludono dagli appalti chi non denuncia il pizzo, sequestri preventivi, norme per lo scioglimento dei comuni infiltrati, nuovi poteri per il procuratore nazionale antimafia e le norme molto più restrittive sul 41 bis, il carcere duro.

Questi provvedimenti un tempo erano gli auspici del giudice Giovanni Falcone, poi portati avanti da altre persone, da ultimo dal procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso

E poi ci si chiede perchè i pentiti accusano Berlusconi di mafiosità….

1 commento:

  1. La solita demagogia dell'italiano medio!
    Si, infatti non sono i politici a condurre le indagini, ad arrestare i criminali, ad inseguire i latitanti, a pedinare, intercettare e sequestrare, ma ciò spesso ci si di mentica che è tutto frutto del lavoro delle forze dell'ordine (sempre più sottopagate) e della magistratura. Che ne sappiamo noi se questi arresti sono frutto di indagini iniziate con questo o con quell'altro governo? Perchè i politici devono sempre prendersi il merito sul lavoro degli altri?
    Poichè noi per primi non siamo obiettivi e non diciamo le cose come stanno, ossia che vogliamo essere italiani e amare questo Paese, e non farci guidare da una politica a cui fa comodo se stiamo divisi tra tifoserie opposte, ultras di destra e di sinistra, che fuori dagli stadi della politica rischiano la guerra civile. Questo clima non ci giova affatto e dovremo aprire gli occhi e scoprire che la sinistra non è, come si vuol far credere, tutta dell'IDV, così come non accetto che si possa pensare che chi si identifichi in un governo di destra debba essere per forza identificato come leghista o fascista. Queste idee sono quanto di più cretino si possa elaborare e a me piange il cuore quando non riesco a far capire ad un altro fratello italiano il mio amore per la Patria a causa dei pregiudizi che intercorrono tra chi si sente di una parte e chi si sente dell'altra. In realtà dovremo sentirci tutti cretini a farci prendere per i fondelli quando diamo credito a voci che, provenendo dalla nostra parte politica, criminalizzano quella opposta. Purtroppo però non esiste ancora una forza politica che trovi più utile unirci piuttosto che dividerci. Io dunque chiedo a tutti il rispetto per un Governo legittimo, ma anche rispetto per l'opposizione. Non siamo comunisti, ma siate comprensivi e vogliate scusarci se non riusciamo a farvi capire il nostro modo di amare l'Italia; io per lo meno ci provo, e credo ancora sia possibile.
    Molto spesso la verità sta nel mezzo.
    Tanti auguri da Roberto, un vostro umile fratello d'Italia.

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