sabato 9 aprile 2011

Da oggi paghiamo meno tasse sugli affitti

Da oggi entra in vigore la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, termine di uso popolare, non del tutto appropriato tecnicamente per l'imposta proporzionale a titolo definitivo facoltativa sui redditi dei fitti ad uso abitativo di persone fisiche a persone fisiche con aliquota del 21% per i contratti ordinari e del 19 per quelli tipo equo canone. Si tratta di una riduzione di imposte, con cinque effetti economici favorevoli.
È una riduzione di imposte mirata alla crescita economica, in cui tutti ci guadagnano, in gergo economico inglese un caso di modello tipo “win win”. Il primo vantaggio è per il fisco: la nuova simil-cedolare non comporterà perdita di gettito, ma aumento dopo un certo lasso di tempo. Il nuovo regime tributario non deroga al rigore operando pro crescita. E ne guadagnerà la legalità, col recupero dell'economia sommersa che non si fa con proclami, né solo con improbabili eserciti di controllori, ma sulla base delle leggi di convenienza economica. Il nuovo regime entra in vigore dall'inizio di quest'anno, anche se il decreto è di aprile, in quanto esso non è retroattivo perché non va a beneficiare chi abbia già compiuto le sue scelte fiscali, ma quelle di chi ancora deve fare la dichiarazione dei redditi.
Né le istruzioni attuative, a cura del direttore dell'Agenzia delle entrate, da emanare entro novanta giorni dal momento di entrata in vigore del decreto, comportano una deroga all'entrata in vigore dell'opzione per la nuova aliquota dall'inizio dell'anno, per i contratti precedenti e nuovi, perché esse riguardano solo le modalità di esercizio dell'opzione e di versamento in acconto e la dichiarazione dei redditi in cartaceo va fatta entro il 30 giugno, mentre in formato elettronico può essere fatta entro settembre. C'è tutto il tempo per esercitare l'opzione con le istruzioni del direttore dell'Agenzia delle entrate vincolato alla scadenza massima di 90 giorni che termina ai primi di giugno e che sarà verosimilmente anticipata, perché il fisco ha convenienza a riscuotere gli acconti entro giugno di chi usa fare la dichiarazione dei redditi cartacea, anziché vederli posticipati dal ricorso al sistema elettronico.
I proprietari che beneficeranno dello sgravio saranno incentivati a mettere sul mercato immobili con interni in cattive condizioni che hanno bisogno di restauri. Un beneficio per l'edilizia. Gli inquilini hanno benefici futuri con la maggiore offerta di abitazioni, anche tramite cambio di destinazione dei locali adibiti ad altri usi e benefici immediati tramite il fatto che l'opzione impedisce di chiedere l'adeguamento del contratto all'inflazione e va pertanto comunicata all'inquilino con raccomandata. I contratti sommersi in tutto o in parte possono fruire dell'opzione: quelli già in essere «in ero» saranno sottoposti solo aunasanzione pecuniaria, che non premia gli evasori, ma rende conveniente per loro emergere, perché pagando poco di imposte hanno la sicurezza che gli inquilini onorano il contratto e, se essi non lo fanno, possono essere sfrattati tramite le (lunghe) giudiziarie.
Rimarrà circoscritto il sommerso dell'economia illegale e degli extra comunitari clandestini. Il fisco non perde la progressività del tributo perché il reddito soggetto a questa similcedolare entra nell'imponibile dell'imposta personale sul reddito. Una bella riforma, di un governo che non campa alla giornata, come dice l'opposizione e che si preoccupa dei problemi della gente comune, senza perdere di vista il lungo termine.

http://www.loccidentale.it/node/104330

2 commenti:

  1. Secondo me questa deve essere una bella riforma molto utile che aiuta a facilitare un sacco di cose che non premia gli evasori.

    RispondiElimina
  2. Io vi consiglio di dare un'occhiata sul sito dell'agenzia delle entrate è tutto spiegato molto bene
    http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/cosa_devi_fare/!ut/p/c5/rY_RboIwGIWfhQcY_1_atPESJmJVurAWhr0xaAwBrbJkUdenH9s9283Oufxycs4BC6Mvza1rm4_uemnOUIPluwRflDaRTlWZJSjjTFWSxjRb85FvJzlW0R_pN6iR7XT_OUh_8q-9KNCc3h9mU9zz-WKtvX6odMjVRklTolde0nwu0fiCknxGqkWRxkkrVM8CWIHt9i68H1yIIWU04oxwTggVSAXUyVhmf5nzM_ab44RiBLW8uiNswYrJU88MzD-eGlx5czP5lLVB8AVQjwRo/?1dmy&urile=wcm:path:/nsilib/nsi/home/cosadevifare/versare/cedolare+secca+contratto+di+locazione/scheda+informativa+cedolare+secca/indice+scheda+informativa+cedolare+secca
    Certo che è una bella riforma che incentiva la registrazione degli affitti con agevolazioni sia per il conduttore (che non pagherà piu l'istat) che per il locatore ottenendo una tassazione piu bassa rispetto a quella di prima (sempre secondo il reddito). Entrambi non pagheranno piu le spese di registrazione nè i rinnovi nè i bolli che comunque a contratto incidevano del 2% del canone annuale piu i bolli. Ma questo secondo me non basterà a mettere sul mercato piu immobili possibile in locazione! Di seguito ne elencherò i motivi. Si dovrebbe comunque anche pensare di mettere un tetto al costo dell'affitto perchè ora i prezzi sono veramente troppo alti per una famiglia con una busta paga sola, anzi, impossibili, in certe zone dell'Italia. Un'altro suggerimento importantissimo, è la tutela del locatore che NON ESISTE. Una volta che dai in locazione il tuo immobile la legge non ti tutela in caso di mancato pagamento dei canoni; gli sfratti (con i dovuti rinvii che non mancano mai, possono durare anche un paio d'anni...) La ragione principale dei pochi immobili messi in affitto e della mancanza di registrazione delle locazioni è appunto la quasi nulla tutela del locatore, a differenza dell'inquilino che è tutelato in tutto e per tutto dalla legge, in quanto sprovvisto di casa di proprietà. Quindi la gente si fida sempre meno, non registra, e spesso stipula contratti atipici come il comodato d'uso gratuito che ti permette, oltre che di non dichiarare nessun canone di affitto, anche di non ricorrere allo sfratto, ma ti dovrebbe permettere di riavere il possesso dell'appartamento in pochi giorni, a richiesta con una Raccomndata R/R, tutto questo in base all'art. .1810 del cc in cui si dice che nel caso di comodato concesso senza determinazione di durata (il mio caso) l'immobile concesso deve essere restituito non appena il comodante lo richiede. Nel caso in cui il comodatario non volesse uscire, dovrebbe bastare una denuncia per appropriazione indebita o violazione di domicilio. Quindi ancora un po di strada c'è da percorrere prima che i proprietari abbandonino la volontà di fare contratti "a nero" o particolari, e prima che gli immobili vengano rimessi tutti sul mercato delle locazioni. Per quanto riguarda gli stranieri, il discorso purtroppo è complesso, e si va a ricollegare con la mancata tutela legale del Proprietario. In italia c'è chi preferisce affittare agli stranieri chiedendo un tot a persona, quindi a canoni esagerati e questo è da denunciare, c'è chi preferisce non affittarli a stranieri in quanto sono quasi tutti precari, non danno garanzie di pagamento, la legge (come ho detto prima li tutela facendoli rimanere anche due anni prima dello sfratto definitivo) e, una volta lasciato l'appartamento, non salderanno mai il loro debito, quindi il proprietario è tenuto, oltre ad aver perso molte mensilità di affitto, a pagare anche le spese giudiziarie... Certo tutto questo non stimola la voglia di mettere in affitto gli immobili... Si aspettano a mio parere, ulteriori riforme della legge 431/98.

    RispondiElimina