Riforme, il tandem Bossi-Calderoli previsto nella delega al Senatur

Il meccanismo messo a punto ieri sera ad Arcore per ottimizzare il timing delle riforme istituzionali prevede, come è noto, che il ministro per le Riforme Umberto Bossi sia affiancato da quello per la Semplificazione legislativa Roberto Calderoli nell’elaborare e proporre al resto della maggioranza le modifiche sostanziali alla Costituzione, che poi dovranno essere sottoposte al vaglio del Governo in sede di Consiglio dei ministri, e infine, attraverso il passaggio parlamentare, a tutte le forze politiche. Un modo di procedere che si iscrive perfettamente nel solco di quanto previsto, a inizio legislatura, dal premier Silvio Berlusconi: quest’ultimo aveva infatti inserito nella delega accordata a Bossi la possibilità che il titolare delle Riforme si avvalesse, qualora ne avesse fatto richiesta, dell’opera dell’ex-vicepresidente del Senato per redigere proposte di riforma costituzionale. Al punto n. 4 della delega riguardante il leader del Carroccio, infatti, si legge che “per lo svolgimento delle funzioni di cui alla presente delega, il ministro può operare in raccordo con il ministro per la semplificazione”. Non solo: il ministro delle Riforme, sempre stando alla delega, “sentito il presidente del Consiglio”, può anche sostituire il ministro della Semplificazione “nelle sedi parlamentari e nelle sedi istituzionali”. Sempre nella stessa delega, al punto 5, viene menzionata la nomina di Aldo Brancher come sottosegretario.

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