giovedì 27 settembre 2012

LIBERARIZZAZIONI (parte ottava) Liberalizzazione delle telecomunicazioni

Continuiamo col tema delle Liberarizzazioni.Nei precedenti articoli sull'argomento ho gia trattato la liberarizzazione del mercato del gas (http://lucamarinonilemieidee.blogspot.it/2012/09/liberalizzazioni-parte-prima.html),,la liberarizzazione dei carburanti (http://lucamarinonilemieidee.blogspot.it/2012/09/liberarizzazioni-parte-swconda.html),,la liberarizzazione delle professioni (http://lucamarinonilemieidee.blogspot.it/2012/09/liberarizzazioni-parte-terza.html), la liberarizzazione del trasporto ferroviario (http://lucamarinonilemieidee.blogspot.it/2012/09/liberarizzazioni-parte-quarta.html), la liberarizzazione dei servizi pubblici locali (http://lucamarinonilemieidee.blogspot.it/2012/09/liberarizzazioni-parte-quinta.html), la liberarizzazione dei servizi postali (http://lucamarinonilemieidee.blogspot.it/2012/09/liberarizzazioni-parte-sesta.html), la liberarizzazione del commercio e degli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali. (http://lucamarinonilemieidee.blogspot.it/2012/09/liberarizzazioni-parte-settima.html).
Oggi in questo articolo affrontero' la liberarizzazione delle telecomunicazioni.


Liberalizzazione delle Telecomunicazioni








PREMESSE
Il settore delle telecomunicazioni presenta due volti divergenti. Nel mercato mobile si riscontra un soddisfacente livello di concorrenza, a cui corrispondono prezzi in continua diminuzione, inve­stimenti in crescita e un’am­pia diffusione delle più recenti tecnologie. Nel campo del fisso, viceversa, l’ex monopolista pubbli­co mantiene una posizione preponderante, a cui fanno riscontro un limitato livello di concorrenza, un’attenuata tendenza al ribasso dei prezzi, e soprattutto un accesso lacunoso all’innovazione. In conseguenza di ciò, l’Italia langue tra gli ultimi paesi in Europa nelle classifiche sulla penetrazio­ne della banda larga e ultralarga e, per converso, ai primi posti nelle graduatorie sul digital divide. E’ necessario, in primo luogo, eliminare gli ostacoli agli investimenti ed in questo senso, qualcosa di buono si è fatto, ad esempio, con le leggi 25 marzo 2010, n. 40 e 6 agosto 2008, n. 133, che semplificano le procedure in materia di opere civili. È però necessario intervenire altresì sul contesto di mercato, assicurando che gli operatori abbiano un in­centivo a competere ed investire.

PROPOSTE OPERATIVE DI RIFORMA
  • Intervento normativo che ridimensioni la portata delle disposizioni su cui i piani banda larga e NGN si fondano – l’art. 1 della legge 18 giugno 2009, n. 69 e l’art. 30 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 (manovra correttiva 2011) – così da limitare il potere d’iniziativa dell’esecutivo ad un più congruo ruolo di controllo.

Vedi anche:

Le nuove regole per le telecomunicazioni: il mercato delle telecomunicazioni in Italia
http://www.sistemapiemonte.it/territorio/ptcp/dwd/qdp_telecom_regole.pdf;

Telecomunicazioni: ultimo miglio libera tutti
http://www.loccidentale.it/node/114220;

La liberarizzazione diabolica dell'accesso alla rete fissa
http://www.brunoleonimedia.it/public/Focus/IBL_Focus_201_Trovato.pdf;

Tlc, presto liberarizzazione accesso rete fissa
http://www.techeconomy.it/2012/03/07/tlc-presto-liberalizzazione-accesso-rete-fissa/


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