venerdì 28 ottobre 2011

Lettera del presidente Berlusconi al quotidiano il foglio

Gentile direttore,
bisogna stare attenti alle parole, come sapete voi del Foglio. “Austerità” non fa parte del mio vocabolario. Responsabilità sì, autonomia sì, libertà sì, ma austerità no. La polemica sui “licenziamenti facili” è figlia di una cultura ottocentesca che ignora i cambiamenti del mercato mondiale ed è oltraggiosa per l’intelligenza degli italiani: già ora nelle aziende con meno di 15 dipendenti, dove lavora circa la metà degli occupati, non vige la giusta causa. E se ora il governo si propone di intervenire sui contratti di lavoro, seguendo la strada indicata dal disegno di legge presentato dal senatore dell’opposizione Pietro Ichino, è solo per aumentare la competitività del Paese, aprire nuovi spazi occupazionali per le donne e per i giovani, e garantire a chi perde il lavoro l’aiuto della cassa integrazione per trovare una nuova occupazione.

Di fronte al compimento di una fase critica e turbolenta, e dopo che in Europa il nostro e altri governi hanno chiesto e ottenuto impegni finanziari a difesa dell’euro, dando assicurazioni sulle riforme e un calendario impegnativo per la loro realizzazione, si va purtroppo dipanando una campagna fatta di ipocrisie e falsità, che tende a rovesciare come un guanto il senso delle cose. Ci siamo impegnati per la crescita, per lo sviluppo, per più efficaci regole di concorrenza, di competitività, di mobilità sociale, non per deprimere l’economia e rilanciare la lotta di classe, che come ho detto in Parlamento è finita da un pezzo. La rete di protezione sociale, in specie sul tema del lavoro, è tutto sommato abbastanza solida in Italia, e nessuno vuole sfilacciarla. Il problema è di ridurre le cattive abitudini, scongiurare un’estensione abnorme del lavoro precario, offrire un futuro qualificato ai giovani e alle donne rimuovendo solo e soltanto le rigidità improprie che impediscono l’allargamento della base occupazionale e produttiva, per avvicinarci agli obiettivi del Trattato di Lisbona sulla partecipazione al mercato del lavoro, purtroppo ancora lontani.

Gli imprenditori del XXI secolo non sono i padroni delle ferriere dell’Ottocento, non si svegliano al mattino con l’impulso di liberarsi di manodopera per gonfiare profitti. E i lavoratori sono titolari di forza contrattuale e di diritti, non schiavi sociali. Non dobbiamo sottometterci alla caricatura di noi stessi. di Silvio Berlusconi

mercoledì 12 ottobre 2011

DDL STABILITÀ, BOZZA:1 MLD A AMMORTIZZATORI SOCIALI, 400 MLN A SCUOLE

Roma - Tagli lineari per i ministeri che non rispettano gli obiettivi; 700 mln per rifinanziare le missioni internazionali e fondi per "strade sicure"





Tagli lineari ai ministeri inadempienti, fondi per l’Inps e per l’autotrasporto. Ma anche rifinanziamenti per il 5 per mille e per la detassazione dei salari. E ancora: fondi a scuole e università, rifinanziamento di “strade sicure” e delle missioni militari internazionali (700 milioni), agli ammortizzatori sociali (1 miliardo di euro) e per i grandi eventi. Sono alcune delle misure contenute in una bozza del ddl Stabilità che domani arriverà all’esame del Consiglio dei ministri.

TAGLI MINISTERI - La bozza del disegno di legge di Stabilità recepisce gli effetti finanziari della manovra e quindi anche i tagli alle dotazioni dei ministeri per 7 miliardi nel 2012, 6 miliardi nel 2013 e 5 miliardi nel 2014. E secondo quanto recita la relazione illustrativa “nei casi in cui i ministeri, in esito all'attività valutativa e di verifica degli effetti finanziari sui saldi di finanza pubblica, non hanno raggiunto gli obbiettivi in parola”, la tabella sulle spese rimodulabili integrata con gli ulteriori interventi correttivi, subisce una “corrispondente riduzione lineare delle dotazioni finanziarie delle missioni e dei programmi di spesa di ciascun ministero interessato”.

PREVIDENZA - Per la gestione Inps vengono stanziati fondi da destinare all’adeguamento delle pensioni alle variazioni dell'indice Istat dei prezzi al consumo, come previsto dalla legge che stabilisce ogni anno l’aumento di un punto percentuale. In totale 542,07 milioni di euro.

AUTOTRASPORTO MERCI - Per il 2012 viene autorizzata la spesa di 400 milioni di euro a sostegno del settore dell’autotrasporto merci che verranno ripartite con decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di concerto con l’Economia.

5 X MILLE – Per quanto riguarda il 5 per mille, la bozza prevede una proroga delle disposizioni relative al riparto della quota sull’Irpef che si applicano anche al 2012 con riferimento ai redditi del 2011, autorizzando per il prossimo anno una spesa di 400 milioni di euro. Prevista la detassazione dei salari di produttività per l’anno 2012.

DETASSAZIONE E DECONTRIBUZIONE SALARI - Tra le disposizioni previste nella bozza anche la decontribuzione dei salari dei produttività per il 2012 concessa nelle stesse forme della legge 247 del 2007 nei limiti delle risorse già stanziate. E la conferma della detassazione al 10 per cento di tutta la parte variabile del salario con il limite di reddito da lavoro dipendente a 40 mila euro con un costo stimato di 835 milioni di euro.

SCUOLA E UNIVERSITA’ - Incrementato anche il fondo università. Il fondo, secondo quanto recita la bozza, è incrementato per il 2012 di 400 milioni di euro. Il 75 per cento dovrebbe essere destinato alle maggiori esigenze di personale, il resto per spese di funzionamento. La bozza di provvedimento prevede anche un rifinanziamento per il 2012 a favore delle scuole non statali pari a 242 milioni di euro e un sostegno alle università non statali legalmente riconosciute di 20 milioni di euro per il prossimo anno. Per il diritto allo studio viene autorizzata dalla bozza del provvedimento la spesa di 150 milioni di euro per il prossimo anno.

MISSIONI MILITARI - Per le missioni internazionali “ai fini della proroga al 30 giugno della partecipazione italiana a missioni internazionali” il fondo previsto dalla Finanziaria 2007 è integrato “di 700 milioni di euro per l’anno 2011”.

STRADE SICURE – La bozza del provvedimento sulla stabilità autorizza una spesa di 36,4 milioni di euro per il primo semestre del 2012 a favore di forze armate e forze di polizia per “strade sicure”.

FONDO OCCUPAZIONE, FORMAZIONE E AMMORTIZZATORI – Un miliardo di euro per rifinanziare il Fondo sociale per occupazione e formazione per il 2011. Secondo quanto recita la bozza di provvedimento le somme verranno utilizzate per ammortizzatori sociali in deroga ed altri interventi finalizzati compresa la contribuzione figurativa che non avendo immediato effetto in termini di indebitamento netto, riducono gli oneri a 600 milioni di euro.

FONDO GRANDI EVENTI – Per il 2012 la bozza del provvedimento sulla stabilità stanzia 1348 milioni di euro per il 2012 per finanziare il Fondo per le esigenze improrogabili che riguarda soprattutto i grandi eventi previsto nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle finanze.

FONDO STRUTTURALE POLITICA ECONOMICA – Prevista all’articolo 5 della bozza del provvedimento all’ordine del Consiglio dei ministri, una riduzione per 4.813 milioni di euro al Fispe, fondo per interventi strutturali di politica economica.

FREQUENZE – L’articolo 6 della bozza del Dl Stabilità prevede invece la modifica della destinazione dei proventi derivanti dalle aste sulle frequenze. Le maggiori entrate accertate per il 2011 rispetto a quelle previste di 2,4 miliardi, sono riassegnate per il 50% al fondo per l’ammortamento dei titoli di stato e per il 50% ad incremento del Fondo per il finanziamento di interventi urgenti ed indifferibili, con particolare riguardo ai settori dell'istruzione e agli interventi organizzativi connessi ad eventi celebrativi istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.   

venerdì 7 ottobre 2011

Sacconi, da Ue sì a credito imposta per assunzioni nel Mezzogiorno

La Commissione Europea ha comunicato il via libera al credito d'imposta per contratti a tempo indeterminato nelle regioni del Mezzogiorno varato con il decreto sviluppo dello scorso luglio. "Il provvedimento -annuncia il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi- si inserisce nell'ambito delle azioni adottate dal governo per attuare gli obiettivi della Strategia Europea 2020, con particolare riguardo all'aumento del tasso di occupazione".
 "Ciò consente di attivare -prosegue il ministro- già dalla prossima settimana i procedimenti per una rapida attuazione dello strumento, che passa per una naturale interlocuzione con le regioni meridionali per la definizione delle modalità operative di attivazione dello strumento e della relativa copertura finanziaria sui programmi nazionali e regionali del Fondo Sociale Europeo. Grazie alla collaborazione sviluppata con gli uffici della Commissione Europea, cui va il nostro apprezzamento, l'Italia -conclude- dispone oggi di un nuovo strumento di sostegno alla creazione di nuova occupazione automatico ed incentivato che riscuote il gradimento delle imprese -che lo hanno sostenuto- e che potrà permettere di accrescere l'intensità occupazionale della crescita anche in una fase delicata come questa".

http://www.adnkronos.com/IGN/Lavoro/Politiche/Sacconi-da-Ue-si-a-credito-imposta-per-assunzioni-nel-Mezzogiorno_312520014271.html